PATTI – IIS Borghese Faranda. La “Giornata delle tre R”
La “Giornata delle tre R”: così è stata ribattezzata l’intensa e “ricca” attività dell’IIS “Borghese Faranda”, diretto dalla professoressa Francesca Buta, in occasione della Settima Europea per la riduzione dei rifiuti.
Riuso, riciclo, riduzione sono stati i tre termini, fondamentali, su cui gli studenti hanno riflettuto e su cui hanno realizzato delle interessanti “opere”.
Un evento particolarmente apprezzato, nato anche dalla sinergia con l’amministrazione comunale e il territorio, frutto di un lavoro costante, coordinato dalla professoressa Enza Stroscio e realizzato del Team dell’Ambiente.
“Spettatori” interessati sono stati in primis il sindaco Mauro Aquino e l’assessore Cesare Messina, che hanno visitato prima il plesso di via Monsignor Ficarra e poi quello di via Kennedy, dove a coordinare i lavori è stato il professore Francesco Zappia.
Ad accoglierli la dirigente Buta e gli studenti, che per settimane si sono dedicati al riutilizzo di vecchi frigoriferi per “trasformarli” in librerie, di pneumatici, per farne fioriere,m e pellet, per ricavarne mobili da giardino.
Tutto questo grazie anche alla fattiva collaborazione della Pieco che, con la collaborazione dell’Ufficio Tecnico comunale, ha portato sul posto i “rifiuti” necessari.
Inoltre, sfruttando le competenze acquisite nel corso degli anni, sotto la guida degli docenti di Chimica e grazie ad un laboratorio fra i più attrezzati della provincia, gli studenti del corso di Biotecnologie Sanitarie hanno “trasformato” gli oli esausti in saponette profumate, lanciando l’importante messaggio che l’olio fritto non va assolutamente versato negli scarichi, perché fortemente inquinante di mari e fiumi. Esso va, piuttosto, raccolto e riutilizzato o portato nei centri di raccolta.
“Imparare fin da ora le buone pratiche per un pianeta più vivibile – commenta la professoressa Enza Stroscio – è una competenza al di sopra di tutte quelle che solitamente ci proponiamo di dare ai nostri studenti”.
“I ragazzi e le ragazze – le fa eco il professore Francesco Zappia – hanno trasformato quelli che sarebbero finiti in discarica sotto il nome generico di rifiuti in oggetti che riavranno un nuovo ciclo di vita, pressochè eterno, in quanto la loro destinazione d’uso viene trasformata con il solo impiego di variazioni tecxnico-logistiche, per un costo zero e con il solo abbellimento artistico, impegnando soltanto dei colori dai cosati contenuti”.
Davvero un gran “bel lavoro” quello realizzato dall’IIS “Borghese Faranda”, “grazie anche all’aiuto – conclude Zappia, della nostra dirigente Buta per il suo spiccato animo eco-sostenibile, dell’amministrazione comunale, della Pieco, di privati, degli studenti del nostro istituto e del Team dell’Ambiente“.
Nicola Arrigo
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