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PATTI – IIS ”Borghese Faranda”. Consegnate le borse di studio intitolate a Maritta Noto Mellina e ad Antonella Minniti Ajello

PATTI – IIS ”Borghese Faranda”. Consegnate le borse di studio intitolate a Maritta Noto Mellina e ad Antonella Minniti Ajello
Ottobre 04
14:51 2016

Nell’aula magna dell’IIS “Borghese Faranda” sono state consegnate le borse di studio intitolate a Maritta Noto Mellina e ad Antonella Minniti Ajello. La prima è andata a Nunziella Trovato (corso Rim) e la seconda a Salvatore Martino (corso Ita). Le borse di studio “Borghese Faranda” sono state, invece, consegnate a Claudio Sangari (corso Cat) e a Maria Cristina Gelardi (corso Pnt).

Sono stati premiati con una targa in ricordo di Antonella Minniti Ajello anche: Esmeralda Guidara, Gabriele Cucinotta, Matteo Cimintata (V Ipia), Morena Sidoti Carillo e Vanessa Paolillo (V A Afm), Luciano Masi e Nunziella Trovato (V B Rim), Santina Accetta e Maria Cristina Gelardi (V A Pnt), Andrea Nardo, Giuseppe Paolillo, Alessandro Segreto e Alessio Cucuzza (V A Cat), Claudio Sangari e Martina Sottile (V B Cat).

Oltre alla dirigente Francesca Buta, sono intervenuti il sindaco di Patti Mauro Aquino, quello di Librizzi Renato Cilona, l’onorevole Mariella Gullo, la professoressa Rosetta Vitanza, il tenente dei Carabinieri Lucia Aduino, il presidente del Consiglio d’Istituto Alessandra Denaro, i vice presidi Carmelo Conti Gallenti e Rosalia Spanò. Erano, inoltre presenti I ragazzi delle classi quinte, i docenti dell’Istituto, i familiari e gli amici degli studenti premiati. Le parole intense, forti, emozionanti e incisive dei rappresentanti delle famiglie delle personalità, a cui sono state dedicate le borse di studio, e precisamente, il dottor Nino Ajello, l’avvocato Nicola Adamo, la signora Bruna Mellina, hanno toccato le corde del cuore dei presenti, e soprattutto degli studenti, i quali hanno recepito il messaggio che è stato loro inviato,cioè quello “di studiare per essere liberi, di non arrendersi alla mediocrità, e continuare ad apprendere, in quanto il patrimonio di conoscenze e di valori che viene trasmesso pone le fondamenta della civiltà futura; per fare ciò, bisogna coltivare anche l’umiltà, perché essa è la base della grandezza, per trasformarsi in persone di qualità. Infatti, è necessario toccare il cuore degli altri grazie ai sorrisi e ai gesti”.

Soddisfatta e orgogliosa la dirigente Buta per tutti i suoi studenti, che dimostrano “serietà e passione, qualità indispensabili per raggiungere traguardi importanti. I miei studenti sono testimoni di una politica scolastica volta alla promozione della cultura del merito; loro, protagonisti del presente, diventeranno grandi uomini e donne del domani”. Nella foto, da sx, Giovanni De Luca, Francesca Buta, Salvatore Martino, Nino Ajello, Rosetta Vitanza, Nicolino Natoli.

 

 

Nicola Arrigo

Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

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