PATTI – I.C. Lombardo Radice. Progetto Lettura
Leggere, capire, rappresentare. Sono i tre verbi che hanno caratterizzato e animato il Progetto Lettura delle prime e seconde classi della Scuola Secondaria di Primo Grado “Bellini”, che fa parte dell’Istituto Comprensivo “Lombardo Radice”, diretto dalla dottoressa Antonina Milici,che ha proposto l’”atto finale” nella palestra della sede di via Mazzini.
Il progetto si è incentrato su due opere di Italo Calvino: “Marcovaldo” è stato il testo pilota per le classi prime e “Le città invisibili” per le classi seconde.
“Il primo testo attraverso il modernissimo personaggio di Marcovaldo, pur se pubblicato in un lontano 1963, – spiega il professore Sandro Musarra, che è stato coadiuvato dalle colleghe Tinucia Di Dio, Lilli Rausa e Catea Maimone, sempre docenti di Lettere – – ha consentito di offrire, in modo accessibile e divertente, occasioni per riflettere sulla condizione dell’uomo contemporaneo, prigioniero di una città impersonale e soffocante, che priva l’individuo delle proprie radici, sempre più alienato, sempre più staccato dalla bellezza della natura, sempre più legato ai beni materiali, sempre più fagocitato da una società consumistica e ipocrita”. In tale contesto, la figura di Marcovaldo risulta quella dell’unico eroe che appare ribellarsi a tale condizione e pur goffamente impone la propria spontaneità.
Ancor più stimolante è stata la lettura delle “Città invisibili”, metafora lampante della condizione dell’uomo.
“Due livelli di lettura – sottolinea ancora il professore Musarra – hanno consentito di individuare una più evidente critica alla società globalizzata, ma anche una riflessione più profonda sul significato stesso del vivere”.
Le classi, assolute protagoniste del progetto, hanno svolto diverse attività di approfondimento che si sono concretizzate in apprezzabili elaborati di varia natura, per la realizzazione dei quali gli alunni hanno mostrato un elevato grado di impegno e, dunque, di partecipazione, mettendo in atto le competenze acquisite in vari ambiti, con la realizzazione di power point, modellini realizzati con materiali di riciclo, cartelloni e attività di drammatizzazione.
In maniera reciproca i lavori svolti sono stati presentati ai compagni utilizzando, in chiave moderna, la tecnica del cantastorie.
Nicola Arrigo
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