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PATTI – Goliardia e sano divertimento hanno animato il memorial di basket “Antonino Caruso”

PATTI – Goliardia e sano divertimento hanno animato il memorial di basket  “Antonino Caruso”
Luglio 23
17:52 2015


Anche quest’anno il centro cittadino, specificamente Piazza Marconi, è stato animato per una settimana dal memorial “Antonino Caruso”, torneo di basket 3 contro 3 che ha coinvolto 160 fra bambini e ragazzi dell’Alma di Alessandro Pizzo e Mara Buzzanca e dell’Epacten di Marco Busco e Marta Pocorobba, affrontatisi in 4 categorie, e che è stato seguito da una grande ed entusiasta cornice di pubblico.

Nella categoria under ha primeggiato la squadra composta da Beatrice Stroscio, Elia Sidoti, Francesco Amato , Chiara Natoli e Alex Nasisi contro la squadra composta da Gabriele Gullo, Angela Sette, Gabriele D’Amico, Samuele Sidoti e Federico Moretti. Tra gli Esordienti hanno vinto Luca Cappadona, Marco Franchina, Antonio Tortorella e Riccardo Mondello. La squadra composta da Ludovica Tumeo, Marta Costantino e Alessia De Pasquale si è imposta tra le Gazzelle.

Tra gli Aquilotti invece non ci sono stati vincitori, in quanto, vista l’età, si è pensato giustamente più al divertimento e alla gioia dei bambini. Tutti i partecipanti sono stati premiati; riconoscimenti speciali sono stati assegnati a Beatrice Stroscio (miglior giocatrice), Gabriele Gullo (miglior giocatore), Samuele Sidoti ed Angela Sette (rivelazione), Daniele Orlando (più spettacolare), Alice Gregorio (tenacia), Alejandro Pizzo (il più piccolo del memorial con i suoi 4 anni).

Gli amici di Antonino Caruso l’hanno voluto ricordare con una partita all’insegna della goliardia e del sano divertimento. Molto soddisfatti gli organizzatori e la famiglia Caruso per la riuscita dell’evento “che ha confermato – dice Mara Buzzanca – la crescita di entusiasmo per il basket che si era spento. Stiamo ridando importanza ai ragazzi ed ai giovani e sentiamo la fiducia delle famiglie. Bellissimo vedere i giovanissimi cestisti sfidarsi senza esclusione di colpi e poi, a fine partita, abbracciarsi: è una risposta che va oltre i risultati sul campo. I veri protagonisti sono stati bambini e ragazzi: loro hanno vinto tutti”.


Nicola Arrigo

Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

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