PATTI – Festeggiamenti in onore della patrona e concittadina Santa Febronia
Secondo tradizione l’ultima settimana di luglio è dedicata ai festeggiamenti in onore della patrona e concittadina Santa Febronia, in quella che un tempo – e per gli anziani è ancora così – era “a fera”.
Certo, non sembra esserci più il fascino di un tempo, quando la festa era l’occasione per “uscire di casa”, ”mangiare cose buone” e non…di ogni giorno, socializzare, indossare il vestito nuovo e, non ultimo in ordine di importanza, esprimere la devozione alla santa partecipando massicciamente alle varie funzioni religiose.
Oggi di tutto questo è rimasto ben poco, sebbene, negli ultimi anni, si è provato in tutti i modi a ridare alla festa l’importanza e il lustro che merita, inculcandone il significato profondo anche nelle nuove generazioni che, però, purtroppo, spesso, rimangono restii e “lontani”.
Tutto questo mette considerevolmente a rischio tale “tradizione”, perché se, come dice la parola stessa, non si tramanda, prima o poi verrà meno, come tante altre “belle cose” di Patti che si sono perse nel tempo (ad esempio, la suggestiva cerimonia di consegna delle chiavi della città alla Madonna del Tindari).
Sperando in “tempi migliori”, in cui tornino fortemente a cuore a tutti, in primis nelle famiglie, le nostre radici più profonde e il senso del sacro, come sempre il programma dei festeggiamenti interseca appuntamenti religiosi ed altri profani.
Al solito, il centro delle funzioni religiose sarà la Basilica Cattedrale “San Bartolomeo”, dove mercoledì 26 luglio, dopo la messa delle 18,30, presieduta dal parroco don Pierangelo Scaravilli, la venerata effigie di Santa Febronia verrà collocata sulla vara processionale, mentre si esegue il tradizionale inno “Diva Trofima”.
Alle 19,30 ci sarà il concerto d’organo del maestro Carmelo Scandurra, titolare della cattedra di organo del Conservatorio “Corelli” di Messina.
Giovedì inizierà il triduo; ogni sera, alle 18,15 sarà recitato il Rosario, cui seguiranno la coroncina e la messa, presieduta da don Giuseppe Di Martino (parroco delle comunità “Sacro Cuore di Gesù” e “San Michele” di Patti).
Venerdì presiederà don Enzo Smriglio, parroco di Acquedolci, che per 20 anni ha guidato la comunità della Cattedrale di Patti, e sabato da monsignor Basilio Rinaudo, Vicario Generale della diocesi di Patti.
Venerdì, alle 21,30, ci sarà il “pellegrinaggio” dei portanti della vara di Santa Febronia e della varetta delle reliquie, che si ritroveranno nella chiesetta di “Santa Fibruniedda” a Polline da dove muoveranno verso la Cattedrale. Qui celebreranno il sacramento della Riconciliazione.
Sabato, alle 19,30, i Primi Vespri, presieduti dal vescovo monsignor Guglielmo Giombanco, con l’insediamento dei nuovi canonici. Domenica 30 luglio ,giorno in cui culmineranno i festeggiamenti, le messe saranno celebrate alle 8, alle 10,30 (con la partecipazione dei portanti) e il solenne pontificale, presieduto dal Vescovo.
Come già detto, ci saranno, poi, gli eventi profani. Giovedì 27, nella villa comunale “Umberto I”, alle 20,30 degustazione della focaccia di Santa Febronia e alle 22 concerto a cura dell’associazione musicale “Silvio Grillo” di Patti. venerdì 28, in piazza Marconi, dalle 20,30, animazione per bambini a cura di “Polvere di Fata”di Pamela Arigò e degustazione del gelato; alle 22 “Big illusions” con il Mago Salvin. Sabato 29, sempre in Piazza Marconi, alle 22, Collage” in concerto e domenica, alle 23, spettacolo musicale con la “Trichorus by Kilimangiaro Band”. All’1, spettacolo pirotecnico.
L’organizzazione è curata dall’A.S.D. Santa Febronia e dal comune di Patti.
“Tra le tante intenzioni che vogliamo affidare al Signore per l’intercessione della nostra santa – sottolinea nel suo messaggio don Pierangelo Scaravilli – è preminente il dono della pace. Questo dono vogliamo domandarlo per il mondo intero, che vede disseminarsi conflitti armati, capaci di mettere a tacere la stabilità e il progresso dei popoli. Questo dono vogliamo implorarlo per le nostre famiglie, in cui spesso albergano sentimenti di divisone e discordia lontani dai principi del Vangelo. Possa l’esempio della nostra Santa Febronia illuminare i cuori e le menti di tutti, per divenire anche noi testimoni di quella pace messianica che Cristo è venuto a portare”.
Nicola Arrigo
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