PATTI – Ex macello comunale … tutto è rimasto così com’era.
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Via Due Giugno, una bretella, molto “battuta”, lunga alcune centinaia di metri, realizzata diversi anni fa per snellire il traffico diretto, da via Orti verso il centro cittadino, rappresenta sovente un pericolo soprattutto per i pedoni che devono guardarsi dalle auto che sfrecciano quasi sempre a forte velocità ma, soprattutto, dagli antichi resti murari dell’ex macello comunale che cadono a pezzi, giorno dopo giorno.
La strada presenta un marciapiede, lato monte, che nessuno sfrutta perché scomodo e un altro sul lato mare, molto stretto e strutturalmente dissestato, per cui i pedoni sono costretti a camminare lungo la sede stradale.
Circa tre anni fa era parso che i predetti inconvenienti potessero finire, da un giorno all’altro, visto che una immobiliare palermitana, la “S.C.& V:”, si era aggiudicata la vecchia struttura, partecipando al pubblico incanto indetto dal comune di Patti, per l’importo di 70.000 euro.
L’immobile, era stato inserito, a seguito di una variazione approvata dal consiglio comunale del 2015, nel Piano Regolatore Generale del comune, in zona “B0” e, quindi, in zona urbanistica di tipo residenziale.
Fino ad oggi, però, tutto è rimasto così com’era. Va ricordato, in merito all’ex macello, che, tra il 1997 e il 1998, associazioni teatrali pattesi e il compianto attore pattese, Massimo Mollica, messinese di adozione, si erano fatti avanti con l’amministrazione dell’epoca, con l’intento di acquisire l’intera, vasta area per destinarla a centro culturale e a sala teatrale.
La risposta degli amministratori, sempre lungimiranti, purtroppo, è stata negativa, per cui, dopo più di venti anni, l’ex macello, che continua a perdere pezzi e a creare disagi tra i cittadini, è ancora in attesa di essere recuperato per essere destinato a qualcosa di utile per la collettività.
Nicola Arrigo
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