PATTI – Elezioni, tutti per cambiare tutto per dare un futuro migliore… come sempre.
Nei giorni 10 e 11 ottobre, in molti comuni della Sicilia, si andrà a votare per eleggere il sindaco e i componenti dei rispettivi consigli comunali. In provincia di Messina sono dodici i comuni chiamati alle urne.
Le elezioni si sarebbero dovuto tenere la scorsa primavera, ma sono state rinviate a causa del Covid-19.
Gli eventuali ballottaggi si svolgeranno nei giorni 24 e 25 ottobre.
Tra i comuni messinesi dove i cittadini si recheranno ai seggi c’è Patti, il comune con il numero più alto di popolazione (13.325 abitanti davanti a Capo D’Orlando che di abitanti ne ha 13.260).
I seggi saranno aperti dalle 9 alle 22 domenica 10 e dalle 7 alle 14 lunedì 11.
Allo stato, la macchina elettorale è in forte movimento sia per la scelta dei candidati alla carica di primo cittadino sia per quelli che aspirano a ricoprire la carica di consigliere comunale.
A Patti, attualmente, il numero degli aspiranti sindaco è fermo ufficialmente a quattro, ma è destinato a crescere.
Stando a quello che gli attuali candidati vanno dicendo, il loro primo obiettivo sarà “cambiare tutto per dare un futuro migliore a Patti”. Una affermazione che i cittadini, purtroppo, sentono ripetere, come il ritornello di una canzone, da tantissimi anni; peccato che poi tutto rimanga sempre più o meno com’era prima delle elezioni.
Da più parti si commenta, infatti, che “è positiva la presenza nelle liste di “facce nuove” ma di più conta avere “idee nuove” perché, diversamente, la voglia di cambiare resterà soltanto un desiderio da riporre nel cassetto per altri cinque anni.
C’è chi ricorda ancora che, sin dalle prime elezioni comunali, dopo la fine della seconda guerra mondiale, i programmi che l’amministrazione eletta intendeva realizzare non si presentavano prima delle elezioni, come oggi, ma all’atto dell’insediamento della nuova giunta municipale e venivano letti in aula. Molti ricordano (la sala consiliare era quasi sempre piena di cittadini che seguivano le vicende amministrative) che i punti di maggiore interesse erano quelli che prevedevano la valorizzazione turistica di Tindari, Patti Marina e Mongiove; la costruzione di strade e parcheggi; il piano regolatore generale; una politica nuova per la casa; la sistemazione delle fognature su tutto il territorio e via discorrendo. Alcuni di questi progetti sono stati realizzati, tanti altri sono rimasti irrisolti.
Piuttosto, bisognerebbe che i pattesi fossero meno apatici e si sentissero, nessuno escluso, parte attiva; una persona di un paese vicino, che per tanti anni ha lavorato a Patti, spesso ripeteva: “I patticiani siti accusì apatici ca i muschi si posunu supra a facci e non iazzati u brazzu pi cacciarli”. È facile lamentarsi, ma è il momento di “sporcarsi” le mani se davvero si vuole dare il futuro che merita alla nostra città.
Nicola Arrigo
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