PATTI – Edilizia popolare e disagi abitativi: immobilismo della politica?
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“ È trascorso un notevole lasso di tempo dal Consiglio Comunale durante il quale si è discusso in merito al regolamento ed all’avvio del Bando Pubblico per l’assegnazione degli alloggi popolari liberi. A conclusione del Consiglio Comunale, Lei aveva assunto l’impegno che in tempi rapidi si definiva il censimento per vedere quanti alloggi si rendevano disponibili, e subito dopo il Consiglio Comunale avrebbe approvato il nuovo Regolamento, per attuare un Bando di Assegnazione con relativa graduatoria, per dare risposte ai tanti che hanno necessità di avere una casa”. Esordisce esattamente così una nota compilata e diffusa dal segretario zonale della Cgil di Patti, Stefano Maio, che pone l’accento su alcuni ritardi negli impegni assunti dal primo cittadino nei confronti di chi continuerebbe a “vivere nella precarietà abitativa, spesso con minori, anziani e portatori di handicap”.
Assegnare gli alloggi Iacp attraverso graduatoria. Questa la richiesta avanzata con forza dal sindacalista, che torna ad accendere i fari anche sull’emergenza strutturale del patrimonio edilizio popolare del Comune di Patti. “Non è un caso – scrive Maio – che da tempo sollecitiamo l’Amministrazione ed il Consiglio Comunale a svolgere un ruolo attivo nei confronti dell’Iacp di Messina per avere progetti di messa in sicurezza degli immobili che significano risorse per le imprese ed i lavoratori edili pattesi”.
Emblematico il caso della palazzina A di corso Matteotti, i cui residenti rivendicano alloggi sicuri. Ma ancora oggi, “dopo l’ordinanza sindacale del 2014, non si hanno notizie rispetto alla messa in sicurezza della struttura”, evidenzia Maio che ha chiesto al sindaco un incontro urgente per verificare “le situazioni legate al patrimonio edilizio popolare pattese”.
Redazione