Patti24

Secondo tradizione sarà celebrata domenica, quarta di Avvento, nella diocesi di Patti, la Giornata Pro Seminario.

Nel suo messaggio, dal titolo “Il Seminario luogo di speranza”, scelto in vista del Giubileo Ordinario del 2025, che avrà come tema portante “Pellegrini di speranza”, il vescovo della Chiesa pattese, monsignor Guglielmo Giombanco, evidenzia che “il Seminario è luogo di speranza per la Chiesa diocesana ed è anche un tempo in cui i seminaristi imparano a donare la vita al Signore Gesù e ai fratelli e a diventare segno visibile della speranza che nasce dalla fede”.

Monsignor Giombanco rimarca inoltre che “in un tempo come il nostro, segnato fortemente dalla mancanza di speranza, il compito di noi cristiani è mantenere viva la speranza, essenziale per una esistenza pienamente vissuta. L’uomo d’oggi spesso si confronta con la paura del futuro perché la mancanza di speranza lo fa vivere ripiegato su se stesso. Per questo c’è bisogno, oggi più che mai, di profeti si speranza, che abbiano lo sguardo lungo, avanzino nella storia e mentre camminano scorgano il Risorto che va incontro a loro per rigenerare la fiducia nel cuore”.

Quindi, il Vescovo si rivolge direttamente ai giovani, chiedendo loro “di ascoltare la voce del Signore che parla al vostro cuore per trasformare le paure e le incertezze in una risposta generosa. Egli vi indica la strada di una vita veramente felice perché frutto di un affascinante disegno di amore. Non abbiate timore di aprire il cuore al Signore e di rispondere con gioia alla sua chiamata”.

Infine, monsignor Giombanco chiede alla comunità diocesana “di intensificare la preghiera perché non manchino nella nostra Chiesa giovani generosi e disposti a mettersi in cammino, per essere con la loro vita testimoni di speranza” e “di pregare per seminaristi che già vivono la chiamata, perché possano custodire nel cuore la gioia di seguire il Signore con umiltà e amore”.
“Sosteniamo, dunque – conclude il Vescovo – il Seminario con la nostra preghiera, con l’affetto e con l’aiuto economico e nutriamo la speranza nel cuore che tanti altri giovani possano rispondere all’invito del Maestro”.

Nicola Arrigo