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PATTI – Discarica abusiva a ridosso della riserva di Marinello, è scempio ambientale (di Giuseppe Giarrizzo)

PATTI – Discarica abusiva a ridosso della riserva di Marinello, è scempio ambientale (di Giuseppe Giarrizzo)
Dicembre 14
13:37 2014

Una discarica a cielo aperto proprio a ridosso della riserva naturale dei laghetti di Marinello? Difficile a credersi, ma è proprio così. A scovarla alcuni componenti dell’associazione culturale ”Tindari” mentre percorrevano a piedi, ieri pomeriggio, il tratto di strada che separa il sentiero naturalistico Coda di Volpe dall’area lagunare.

Sullo sfondo la sagoma delle Eolie, alle spalle l’affascinante promontorio del Tindari e in mezzo, a pochi passi dalla riserva, uno spettacolo da far accapponare la pelle: vecchi computer, televisori, frigoriferi ed elettrodomestici di vario genere, materassi, vasellame e materiale di risulta. E poi vetro, plastica e alluminio in quantità.

Tutto abbandonato ai margini di una strada secondaria che conduce all’ingresso dell’area protetta, nei pressi del camping ”Marinello”, proprio al confine tra i territori dei Comuni di Patti e Oliveri.Marinello_discarica_Abusiva_001

”Come spesso capita c’ha raccontato il presidente dell’associazione ”Tindari”, Daniele Giddio ” anche ieri abbiamo fatto una passeggiata all’interno della riserva. Questa volta siamo partiti dal colle del Tindari e attraverso il sentiero Coda di Volpe siamo scesi fin giù ai laghetti di Marinello. Giunti alla fine del sentiero, ci siamo immessi sull’arteria secondaria che conduce all’area lagunare e con nostra grande sorpresa ci siamo imbattuti in uno scempio indescrivibile. Accatastato ai margini della strada c’era davvero di tutto”.

Con Giddio anche due componenti dell’associazione culturale, Mariella De Pasquale e Claudio Tramontana: ” inconcepibile il livello di degrado in cui versa l’intera zona. Ma soprattutto hanno evidenziato i due – fa riflettere il fatto che proprio a due passi dalla discarica ci siano alcuni cassonetti dell’immondizia regolarmente svuotati. Circostanza che farebbe pensare che gli addetti alla raccolta dei rifiuti siano già a conoscenza di questo scempio”.

Possibile, dunque, che nessuno si sia ancora adoperato per bonificare la zona? Ma soprattutto, di chi è la competenza su quest’area di confine? Di rimpalli tra i Comuni di Patti e Oliveri, in materia di rifiuti, se ne sono visti fin troppi. L’ultimo l’estate scorsa, quando in pieno agosto è esplosa l’emergenza proprio all’interno della riserva.

Eppure sarebbe bene che le due amministrazioni, di concerto con l’ex Provincia regionale, lavorassero in sinergia per garantire maggiore decoro e vigilanza sull’area, impedendo ai soliti incivili di continuare a deturpare un bene così prezioso.

Giuseppe Giarrizzo

Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

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