PATTI – Difficile per gli anziani ”scalare” le scalinate del centro cittadino prive di qualsiasi tipo di appoggio
Tra i tanti problemi che i pattesi sono costretti, quotidianamente, ad affrontare, ce n’è sono alcuni che interessano gli anziani, tra i quali la mancanza di una sede dove poter trascorrere alcune ore del giorno e quello riguardante le difficoltà cui vanno incontro quando devono “scalare” le scalinate presenti nel centro cittadino.
Sono tantissime e molte hanno da trenta a più di cinquanta scalini con altezza di ciascuno di loro che varia dai venticinque ai trentacinque centimetri. Patti, città antica, costruita su tre colline attaccate l’una all’altra, infatti, è ricca di scalinate, quasi tutte ripide e ciò perché, all’epoca, il paese è stato costruito su queste collinette per cui si è reso necessario realizzare delle scalinate per consentire agli abitanti di potersi spostare da un posto all’altro del paese.
Scalinate che, tuttavia, come detto, rappresentano delle vere e proprie barriere architettoniche , per cui superare un ostacolo del genere diventa impossibile per chi non ha più gambe solide ed efficienti per via, anche dell’età, perché è come far scalare una montagna a chi in montagna non c’è mai andato.
Negli anni, sono stati sollecitati interventi del Comune per alleviare i disagi di questa gente, ma le risposte sono state inadeguate. In passato, altre amministrazioni, qualche intervento lo ha fatto con l’installazione di passamano su alcune scalinate mentre in altre lo hanno fatto i privati, come, ad esempio, là dove operano dei patronati.
Le promesse dei vari amministratori non sono mai mancate, promesse che, però, sono rimaste senza riscontri. Adesso gli anziani tornano all’attacco chiedendo che qualcosa si faccia per le altre scalinate rimaste escluse che sono quelle più lunghe e più difficili da “scalare”, come, ad esempio, quella che da via Vittorio Emanuele porta in via Magretti, o quella che è stata rimessa a nuovo di recente che collega via XX Settembre con via Francesco Crispi o quell’altra che da via Cesare Battisti conduce in piazza XXV Aprile o quell’altra che da via Nicolò Gatto Ceraolo conduce in va Garibaldi. Sono delle scalinate che, sotto l’aspetto paesaggistico danno una immagine suggestiva al territorio, ma quando si devono percorrere diventano un vero dramma.
“Quando si è giovani questo tipo di barriere architettoniche si superano con facilità, quasi di corsa, sia a salire che a scendere – commenta una coppia di anziani – il problema diventa molto serio, quando non si è più in grado di fisici di alzare o muovere le gambe per cui, la mancanza di qualsiasi tipo di appoggio, rende ancora più difficile proseguire. Un intervento del Comune che, tra l’altro, non dovrebbe pesare molto sulle casse comunali – servirebbe ad alleviare le nostre sofferenze. Per fortuna la speranza è l’ultima a morire e per questo, siamo fiduciosi che il nostro appello non rimarrà ancora inascoltato soprattutto da parte dell’assessore ai Servizi Sociali Valentina Campana che, fino adesso, ha dimostrato di avere molta attenzione verso le categorie disagiate.
Nicola Arrigo