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PATTI – Dalla Cattedrale “San Bartolomeo” ha preso il via la peregrinatio di un’icona di Armida Barelli.

PATTI – Dalla Cattedrale “San Bartolomeo” ha preso il via la peregrinatio di un’icona di Armida Barelli.
Giugno 03
07:15 2022

Dalla Basilica Cattedrale “San Bartolomeo” di Patti, ha preso il via la peregrinatio di un’icona di Armida Barelli realizzata dall’artista di Alcara Li Fusi Giusy Castrovinci, che, partendo da Tusa, “visiterà” tutte le associazioni parrocchiali di Azione Cattolica della diocesi di Patti. 

“La peregrinatio vuol far conoscere – sottolinea il presidente diocesano di AC, Alessandro Princiotta – questa splendida figura di donna che, lo scorso 30 aprile nel Duomo di Milano, è stata proclamata beata (presenti un gruppo di giovani di AC della nostra diocesi)”.

Una peregrinatio fortemente voluta proprio dal Settore Giovani diocesano:”È significativo – prosegue Princiotta –  che nasca dai giovani la voglia di conoscere questa figura che potrebbe sembrare appartenere al passato. Il condizionale è d’obbligo, perché basterebbe vedere alcune caratteristiche della vita della Beata Armida, per riscoprire la sua attualità: basta ricordare che in un’epoca segnata e ferita dalle guerre, ha saputo fare uscire dalle case migliaia di donne per parlare nelle piazze e assumere ruoli importanti e, quasi anticipando il costante invito di papa Francesco alla “Chiesa in uscita” per raggiungere le periferie, ha viaggiato per l’Italia su mandato di Benedetto XV per fare nascere la Gioventù Femminile di Azione Cattolica”.  

Come l’assistente diocesano e regionale di Azione Cattolica, don Enzo Smriglio, ha ricordato in Cattedrale nella sua omelia nel corso della celebrazione di benedizione della icona e inizio della peregrinatio, “a Beata Armida non amava essere chiamata “presidente” della Gioventù Femminile di AC, ma “Sorella Maggiore”. Una sorella che portava a vedere un laicato non solo maschile, ma anche femminile, capace di portare nel mondo i valori evangelici”.  

“Ricordare questa figura – evidenzia Princiotta –  significa allora portare nel presente, nelle nostre comunità (ancora scosse dalla pandemia), idee e passioni che ancora oggi possono aiutare la Chiesa e la società.  “Impossibile? Allora si farà” amava ripetere”.  

Le quattro grandi opere di Armida Barelli (l’Azione Cattolica e in particolare la Gioventù Femminile, l’Istituto Secolare delle Missionarie della Regalità, l’Università Cattolica del Sacro Cuore, l’Opera della Regalità), evidenziano la scelta di dedicarsi a tempo pieno all’apostolato insieme a migliaia di donne attraverso l’Azione Cattolica. 

“La peregrinatio  – conclude Princiotta – vuole allora contribuire, attraverso la vita e l’esempio di Armida Barelli, il desiderio di rinnovare l’impegno ad una vita attiva di testimonianza della fede perché il mondo conosca la bellezza di appartenere a Gesù Cristo nella Chiesa”. 

L’icona “tornerà” a  Patti a novembre per la celebrazione conclusiva.

Nicola Arrigo

 
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