PATTI – Covid-19. La curva epidemiologica cresce, 31 ufficialmente i contagiati, in attesa dei risultati del tampone molecolare per parecchi risultati positivi al tampone rapido.
La curva epidemiologica cresce e bisogna, con l’impegno di tutti, metterle un freno, se davvero si vuole uscire da una situazione che, ogni giorno di più, si sta facendo di nuovo preoccupante.
A Patti, attualmente, sono saliti a 31 i contagiati da covid 19, un “numero” sensibilmente aumentato nelle ultime 36 ore e che, purtroppo, potrebbe ancor più impinguarsi, considerato che si è in attesa del tampone molecolare per parecchi risultati positivi al tampone rapido e posti già in isolamento.
Ovviamente, i dati che il sindaco Mauro Aquino ha fornito, come sempre, con una diretta facebook, sono quelli ufficiali forniti dall’Asp e riguardano, appunto, soggetti risultati positivi pure al molecolare. Purtroppo – e non vogliamo essere Cassandra di turno – il numero sembra destinato ad aumentare ancora.
“Tutti i contagiati – ha precisato Aquino – sono asintomatici o presentano sintomi assai lievi. In molti casi sono giovani e giovanissimi e c’è pure qualche bambino di pochi anni. Tutti, comunque, godono di buona salute”. Notizie che, in ogni caso, al di là delle rassicurazioni, fanno sensibilmente crescere la preoccupazione e l’ansia, anche se ciò non vale, evidentemente, per tutti, se poi si continuano a tenere comportamenti che finiscono per nuocere sulla salute pubblica.
Proprio perché, nel giro di poco tempo, il contagio è cresciuto e sembra, al momento, incontenibile, Aquino ha ritenuto opportuno richiamare, per l’ennesima volta, ad un adeguato e responsabile comportamento da parte di tutti: “E’ vero che l’aumento dei casi di positività è legato all’aumento delle presenze sul nostro territorio, ma tra le cause non possiamo non considerare l’abbassamento di attenzione da parte di ciascuno di noi, probabilmente nell’euforia estiva, o confidando che, con le alte temperature, il virus potesse circolare di meno, o complice la stanchezza di un anno e mezzo di convivenza forzata e non gradito col virus, o per aver interpretato la vaccinazione come un passaporto di invulnerabilità e di invincibilità”.
Aquino, quindi, ha fatto riferimento a quelle che, prima ancora che sanitarie, sono “regole di buon senso”, rimarcando che “ci si può divertire, incontrare, pur rispettando le regole”. “Mi amareggia – ha tenuto a precisare – continuare a leggere su social o veder puntare il dito sui mancati controlli. I controlli ci sono, ma prima di tutto dovremmo chiederci perché questi controlli siano necessari. Tra l’altro, non è possibile controllare un territorio così vasto e 9 chilometri di spiaggia. Prima di tutto, però, è fondamentale non porre in essere comportamenti scorretti, pericolosi, insensati che, automaticamente, si traducono poi in contagi”. Aquino ha fatto ancora riferimento al “dovere morale di vaccinarsi, che è una forma di rispetto per gli altri e per se stessi. In città siamo ancora lontani dal 75-80 per cento, indispensabile per raggiungere l’immunità di gregge”.
Il primo cittadino ha, per l’ennesima volta, esortato ad “evitare assembramenti, feste, falò, che possono dare una felicità immediata ma avere poi serie conseguenze”; ha esortato i giovani “a godersi l’estate, ma nel rispetto delle regole” e i genitori a “sollecitare i figli a tenere comportamenti corretti”. “Qualche no – ha aggiunto – non fa male e i genitori devono avere il coraggio di pronunciarlo”.
Aquino ha, infine, assicurato che “i controlli saranno intensificati”e ribadito che “nemmeno l’esercito sarà sufficiente se ciascuno di noi continuerà ad infischiarsene delle regole e a non vaccinarsi”.
“Ci stiamo avvicinando – ha concluso Aquino – alla ripresa dell’anno scolastico e stiamo lavorando, assieme ai dirigenti, in tal senso. E tale lavoro non può essere vanificato per comportamenti sbagliati e non si può pensare di affrontare un altro anno scolastico a distanza”.
Nicola Arrigo
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