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PATTI – Costruzione edificio destinato a mensa dentro la palestra esterna del plesso “Lombardo Radice”. Il Dirigente Scolastico: “ … uno scempio sia funzionale che estetico”.

PATTI – Costruzione edificio destinato a mensa dentro la palestra esterna del plesso “Lombardo Radice”. Il Dirigente Scolastico: “ … uno scempio sia funzionale che estetico”.
Ottobre 01
13:31 2024

Costruzione di un edificio destinato alle cucine e alla mensa dentro la palestra esterna del plesso “Lombardo Radice” di Patti. Il punto di vista della scuola.

”Circola in questi giorni la notizia di posizioni contrastanti tra questa Istituzione scolastica e l’Amministrazione comunale di Patti riguardo alla costruzione di un edificio di 200 mq destinato alla mensa, nella palestra esterna del plesso “Lombardo Radice”.

Tempo addietro, l’Ente locale ha ottenuto un finanziamento PNRR di 400.000 euro per questo progetto, giunto ormai alla fase di inizio lavori.

In tempi non sospetti, quando è stata inoltrata la candidatura, né la sottoscritta, né il Consiglio di Istituto, né le famiglie, sono stati informati.

Preme sottolineare che la palestra esterna del plesso “Lombardo Radice, quotidianamente utilizzata da docenti e alunni per svariate attività didattiche, è stata realizzata con cospicui fondi pubblici solo sei anni fa, attivando un mutuo con l’Istituto di Credito Sportivo. É attualmente dotata di un meraviglioso e funzionale campo regolamentare con un manto in tartan di altissima qualità.

Ebbene, su un quarto della sua superficie sorgerà il nuovo stabile di cemento. È indubbio che, durante i lavori, col passaggio dei mezzi, saranno verosimilmente danneggiati sia il grande e bel marciapiede laterale sia un’ulteriore parte del manto per tutta la lunghezza.

Nella zona di cantiere, dovrà essere abbattuto anche qualche albero secolare.

Basta dare un’occhiata al progetto e recarsi sul posto per capire che le rassicurazioni su come tale intervento non intaccherà la bellissima struttura esistente non possono essere veritiere.

Nè si può credere che, paradossalmente, si ricostruirà quanto verrà distrutto. Ciò significherebbe spendere fondi ulteriori, oltre i 400.000 euro di PNRR vincolati al progetto e non certo a ripristinare quanto smantellato.

Riteniamo che, nella mappatura dei fabbisogni, la realizzazione di un duplicato di locali destinati alla mensa, dentro uno spazio bellissimo, armonioso, pieno di verde ed alberi secolari, non rappresenti una priorità strategica, specie in considerazione del progressivo calo demografico. In altri termini, sono sempre meno gli alunni che fruiscono del servizio di refezione scolastica anche per la preferenza del tempo scuola antimeridiano rispetto al tempo pieno e prolungato.

Se solo ci si fosse interfacciati con l’Istituto in tempo utile, avremmo potuto avanzare e condividere proposte alternative; come, ad esempio, rimodernare i già esistenti locali del plesso “V. Bellini”, funzionanti e dotati di cucina e dove, al piano interrato, esistono ancora le vecchie cucine in stato di degrado e mai risistemate.

Il cantiere nel plesso XXV Aprile partirà a breve e certamente, nella migliore delle ipotesi, durerà più di un anno.

Completati i lavori, sarà a dir poco problematico gestire l’organizzazione della preparazione e distribuzione dei pasti per tutte le scuole di Patti, in quanto la palestra diventerà luogo di carico-scarico per i lavoratori del Comune e per i fornitori e quindi non potrà contestualmente essere utilizzata dai piccoli alunni, in quanto si creerebbero interferenze insostenibili.

Di questo non si era tenuto conto! É stato riferito che stanno quindi prevedendo un ascensore per caricare e scaricare merce e pasti dalla strada sovrastante: rattoppi poco credibili dell’ultimo momento così da rimediare ai danni ancora paventati ma che, se davvero dovessero iniziare i lavori, diventeranno, ahimè, triste realtà.

Forse potranno far credere che andrà tutto bene a chi non conosce il luogo e non lo vive; forse potranno suscitare l’entusiasmo di cittadini ammirati da questa nuova avveniristica costruzione di cemento, brutta persino sullo stesso progetto cartaceo; questo perché, giustamente, molti non hanno consapevolezza dell’effettiva portata dell’intervento.

Personalmente esprimo il mio immenso dispiacere nell’immaginare di non rivedere più quello che considero un monumento storico, un luogo che evoca storie vissute, esperienze condivise, ricordi! Un luogo di identità culturale che per tanti rappresenta anche la memoria degli anni di infanzia. Un luogo del cuore, insomma, da proteggere e tutelare!

Speriamo che si possa fare un passo indietro! In caso contrario si assisterà ad uno scempio sia funzionale che estetico e sarà troppo tardi! E sarà uno scandalo che resterà nella storia di Patti. ”

Redazione da comunicato stampa

 
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Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

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