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PATTI – Comunione e Liberazione dedica la veglia di Pentecoste ai martiri di oggi

PATTI – Comunione e Liberazione dedica la veglia di Pentecoste ai martiri di oggi
Maggio 18
16:53 2015

Anche il movimento Comunione e Liberazione di Patti aderisce alla proposta della CEI di dedicare la veglia di pentecoste di sabato 23 maggio 2015 ai martiri di oggi, i cristiani «vittime di persecuzioni e di violenze solo a causa della fede che professano» ( Papa Francesco, 30 aprile 2015).

«Se un membro soffre, tutte le membra soffrono con lui» (I Cor 12,26). Come si può rimanere indifferenti alle sofferenze dei nostri fratelli cristiani perseguitati in tante parti del mondo?
Come non raccogliere i ripetuti appelli di papa Francesco? «Ci sono più martiri oggi che nei primi secoli della Chiesa; più martiri! Fratelli e sorelle nostri. Soffrono! Loro portano la fede fino al martirio». Il Santo Padre ci ricorda che siamo di fronte a una nuova sfida, che si manifesta «in autentici attacchi alla libertà religiosa o in nuove situazioni di persecuzione dei cristiani, le quali, in alcuni Paesi, hanno raggiunto livelli allarmanti di odio e di violenza» (Evangelii Gaudium, 61).

«Aderendo all’iniziativa della Chiesa italiana», ha dichiarato don Julián Carrón, presidente della Fraternità di CL, «vogliamo unirci a tutti coloro che sentono le ferite dei martiri di oggi come inferte a se stessi, per mostrare quanto ci sentiamo vicini a questi nostri fratelli che soffrono. Come parte del corpo che è la Chiesa, vorremmo portare anche noi un po’ del peso di incomprensione, di intolleranza e di violenza che il mondo che rifiuta Cristo riversa sui nuovi martiri del ventunesimo secolo. Ma proprio dai cristiani perseguitati giungono continue testimonianze di persone che trovano nella fede la ragione adeguata per vivere e per morire. La loro testimonianza risvegli la nostra fede dal torpore e dall’indifferenza».

La veglia, guidata dal gruppo di Rinnovamento dello Spirito, si terrà nella parrocchia di San Nicolò di Bari sabato 23 maggio alle 21.

Nicola Arrigo

Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

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