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PATTI – Coda di volpe e parcheggio degli ulivi: Ecco la rivoluzione di Tindari

PATTI – Coda di volpe e parcheggio degli ulivi: Ecco la rivoluzione di Tindari
Ottobre 14
08:33 2014

La consegna dei lavori di riqualificazione del sentiero naturalistico “Coda di Volpe ”, prevista entro la fine del mese di ottobre, inaugura di fatto l’avvio di quella che è stata definita la “rivoluzione di Tindari”. Il colle sacro, ogni anno meta di migliaia di pellegrini e visitatori diretti al santuario e all’area archeologica, nei prossimi mesi sarà oggetto di alcuni interventi di restyling.

Il più importante riguarda la sistemazione del parcheggio degli Ulivi dove verranno trasferiti i negozietti di souvenir che sorgono ai margini di via Mons. Pullano. Una scelta difesa ad oltranza dall’amministrazione comunale che in parecchie occasioni ha dovuto fare i conti con l’ostinazione degli operatori commerciali della frazione, convinti che lo spostamento dei box all’interno dell’area di sosta potesse nuocere ai loro affari. Per scongiurare questa possibilità si è dunque deciso di apportare qualche aggiustamento alla viabilità prevedendo la sosta dei pullman in fondo al parcheggio, proprio a ridosso della zona in cui verranno installate le nuove casette in legno adibite alla vendita dei souvenir.

Intanto emergono interessanti dettagli sulla fisionomia generale del progetto che prevede la rimozione dell’asfalto e la sua sostituzione con del ghiaietto stabilizzato in grado di resistere al deterioramento, evitare la comparsa di piante infestanti e ridurre al minimo i problemi di drenaggio dell’acqua.

In fondo al parcheggio verranno inoltre installate delle pensiline, alcune panchine e un paio di fontane per il ristoro dei turisti che giungono ai piedi del santuario, mentre sul lato sud dovrebbero sorgere i servizi igienici che prenderanno il posto di un vecchio rudere in disuso. Prevista anche l’installazione di un impianto di illuminazione e di due piccole condotte per l’acqua e gli scarichi fognari.

Già compiuto il passaggio preliminare con Sovrintendenza ed ex Provincia regionale che sembrano aver condiviso la tipologia degli interventi. Durante lo scavo sarà tuttavia necessaria la presenza del personale della Sovrintendenza di Messina. Secondo le prime stime, il costo totale degli interventi non dovrebbe superare i 250mila euro. Il grosso delle somme sarà reperito tra le pieghe del bilancio 2014, mentre 40mila euro provengono dai residui dello scorso anno.

Giuseppe Giarrizzo

Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

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