PATTI – Centinaia di studenti coinvolti e la festa del libro è un successo strepitoso
“Io leggo perché non conosco ancora nulla del mondo”, “io leggo perché mi fa sentire meno solo”, “io leggo perché non posso viaggiare”, “io leggo perché non c’è alcun motivo per non farlo”, “io leggo per un sacco di ragioni tutte diverse”, “io leggo perché si!”. Decine, centinaia, miglia di motivazioni. O forse nessuna, perché la lettura prima di essere un’attitudine è, in fondo, un’esigenza. E in quanto tale non ha bisogno di troppe spiegazioni.
Ma la lettura è anche condivisione: ogni libro è prima di tutto il veicolo di una storia. E le storie, in quanto tali, sono scritte per essere raccontate, condivise, trasmesse. Può accadere così che una grande moltitudine di persone decida di incontrarsi una volta l’anno con la scusa di un libro e di dar vita ad un evento mondiale in cui le storie, un sacco di storie diverse, s’intreccino le une alle altre formando un gigantesco e robustissimo tessuto empatico fatto di amore, amicizia e solidarietà. È quanto accaduto giovedì 23 aprile in occasione della giornata mondiale del libro, nell’ambito della quale l’Associazione Italiana Editori ha promosso l’iniziativa nazionale #ioleggoperché, con l’obiettivo di stimolare chi legge poco o chi non legge affatto.
Per un giorno migliaia di “messaggeri” hanno invaso strade, piazze, stazioni e università con pochi, nobilissimi obiettivi: donare un libro, condividere una storia, diffondere la cultura della lettura. Ed è ciò che è accaduto anche a Patti grazie all’impegno della libreria Linus e, in particolare, di Teodoro Cafarelli, il quale ha promosso un reading collettivo all’interno degli istituti scolastici pattesi consegnando ai docenti che hanno sposato l’iniziativa alcuni testi da poter leggere in classe insieme ai loro studenti.
Dalle scuole primarie alle secondarie, dalla materna alle superiori, l’evento si è rivelato un successo strepitoso per la capacità di coinvolgere centinaia di bambini, ragazzi e adulti di ogni età armati solo di un buon libro, della voglia di condividere una storia e di una vagonata di entusiasmo.
Parecchie classi degli istituti Pirandello e Lombardo Radice sono state trasformate in piccoli templi della lettura con coperte e cuscini sparsi sul pavimento dove potersi sistemare in cerchio e disporsi all’ascolto. Diverse le adesioni registrate anche al liceo delle Scienze sociali e alla sezione linguistica del Vittorio Emanuele, mentre al Borghese – Faranda parecchi studenti hanno invaso la biblioteca dell’istituto per concedersi momenti di approfondimento e riflessione su alcuni testi letti precedentemente.
Al centro di tutto solo un buon libro e la consapevolezza di aver dato vita, anche solo per un giorno, ad un piccolo ma straordinario miracolo.
Giuseppe Giarrizzo