PATTI – ”Caro Babbo Natale, alle strade integre, abbiamo rinunciato, quantomeno portaci una quantità sufficiente di bitume”
Alzi la mano chi individui una sola strada, una sola, di Patti in cui non ci sia almeno una buca. Difficile, perché ormai è una rarità! Non c’è, infatti, alcuna arteria cittadina che non presenti buche, alcune “nuove” (basta che piova insistentemente per mezz’ora e, voilà, l’asfalto… salta), alcune più “antiche”, altre riapertesi, vanificando gli oculati interventi di rattoppo.
Alcune buche, invero, sono autentiche voragini e costituiscono seri rischi per automobilisti e scooteristi, costretti a zigzagare per evitarle, col pericolo di finire nella carreggiata opposta.
Fa specie, ad esempio, la via Giovanni XXIII, importante strada di accesso e di uscita, dove non solo non esistono tombini e caditoie per far defluire l’acqua, ma anche il manto stradale sembra adatto alla prossima Parigi-Dakar o al Camel Trophy. E ciò che colpisce ancora è che quando “salta” l’asfalto sotto ci sia il… vuoto, per cui, transitando i mezzi, specie quelli pesanti, la situazione si… aggrava.
Adesso, probabilmente, si ricorrerà al solito metodo del rattoppo, con un po’ di bitume “lanciato” sulla buca che “resiste”, si e no, una settimana. Della serie: è peggio il rattoppo dello strappo.
Allora, caro Babbo Natale, se proprio non potrai portarci strade integre, quantomeno portaci una quantità sufficiente di bitume.
Ricordati: ne serve parecchio perché di rattoppi se ne devono fare tanti, tanti! E perché non lanciare, fra tanti, un ulteriore concorso: “Il più bel presepe… nella buca”?
Nicola Arrigo
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