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La viabilità cittadina continua ad essere sempre più caotica, soprattutto  per la carenza di parcheggi, ma anche per la mancanza di rispetto delle regole da parte di tanti automobilisti indisciplinati.

A tutto questo è da aggiungere anche la carenza di personale di Polizia municipale, ridotto  notevolmente, visto che i vigili andati in pensione o deceduti, finora, non sono stati sostituiti. La pianta organica prevede un numero di una trentina di agenti, numero che, però, non è stato mai raggiunto. Per sopperire a tale deficienza, negli anni passati, agli agenti di ruolo era stato affiancato personale part-time ed altri elementi, pure loro part-time, quali accertatori della sosta, figure che, adesso, non ci sono più.

Purtroppo, oltre alla carenza di personale, mancano anche e soprattutto i parcheggi, della cui realizzazione si è sempre parlato senza, però, andare oltre le buone intenzioni. L’unico che è stato realizzato in via Alcide De Gaspare non ha dato i risultati sperati a causa della sua localizzazione distante dal centro (ma anche per l’abitudine di molti a dover arrivare, a tutti i costi, col proprio mezzo, in prossimità della propria destinazione) a differenza di quello, ma di dimensioni di gran lunga inferiori, costruito in via Fratelli Cervi, nella parte bassa del paese, e intitolato ai giudici Falcone e Borsellino.

Di recente, l’amministrazione comunale guidata dall’ex sindaco Mauro Aquino, ha recuperato l’ampia area che si trova alle spalle dell’ex palazzetto dello sport di via Mazzini, il cui ingresso è in via Cattaneo. La struttura, creata soprattutto per chi si reca agli uffici sanitari dell’ex Inam o alla scuola media “Bellini”, è in terra battuta per cui, quando piove, crea seri, problemi perché la sua agibilità diventa precaria. E’, pertanto, auspicabile che il problema venga affrontato dalla nuova amministrazione per risolverlo.

Così come è auspicabile che si affronti la “questione parcheggi”, onde alleviare i disagi di tantissimi automobilisti che si recano in studi professionali,  soprattutto di medici, magari accompagnando familiari o parenti anziani e malati, costretti ad un lungo girovagare per trovare nelle adiacenze un posteggio.

Nicola Arrigo