PATTI – Basilica Santuario “Maria Santissima del Tindari”. La Messa Crismale.
Nella Basilica Santuario “Maria Santissima del Tindari”, il vescovo monsignor Guglielmo Giombanco ha presieduto la Messa Crismale, durante la quale ha benedetto gli oli che, nel corso dell’anno, serviranno per amministrare i sacramenti, vale a dire il crisma, l’olio degli infermi e l’olio dei catecumeni, mentre i presbiteri della Chiesa pattese hanno rinnovato le promesse sacerdotali.
Ha concelebrato anche monsignor Carmelo Ferraro, arcivescovo emerito di Agrigento e Pastore della diocesi di Patti dal 1978 al 1988.
La Messa Crismale è considerata una delle principali manifestazioni della pienezza del sacerdozio del Vescovo e un segno di stretta unione dei presbiteri con lui. Lo ha rimarcato pure monsignor Giombanco nella sua omelia: “Ci ritroviamo attorno a quest’altare per vivere la feconda esperienza di fraternità e per meditare sui doni del sacerdozio e dell’Eucaristia; doni che caratterizzano la nostra vita di tutti i giorni. In questa celebrazione si ravviva in noi la coscienza di essere, insieme alle consacrate, ai fratelli e sorelle laici, popolo sacerdotale rivolto al Padre per mezzo di Cristo nello Spirito Santo”.
Quest’anno, una parte dell’olio è stata donata dalla Polizia di Stato insieme all’Associazione “Quarto Savona”; olio ricavato dagli ulivi che crescono nel giardino sorto nel luogo della strage di Capaci di cui quest’anno ricorre il 30° anniversario. “Quest’olio – ha evidenziato il vescovo – è segno di redenzione e di speranza cristiana fecondata in un terreno bagnato dal sangue”.
Alla celebrazione era presente il dirigente del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Patti, dottore Salvatore Di Blasi.
Erano, altresì, presenti una quarantina di persone provenienti dall’Ucraina ed accolte, al momento, in diocesi. “Pensiamo a questi nostri fratelli che soffrono in quella terra segnata dal dolore, dall’ingiustizia e dalla violenza e dove ancora scorre tanto sangue; una guerra che provoca solo morte e distruzione. Sosteniamo questi nostri fratelli con la solidarietà generosa e preghiamo perché presto cessi questa immane tragedia e trionfi la pace. “ ”La nostra missione, in tempo segnato da forti contraddizioni e privo di speranza a causa dei tanti focolai di morte, – ha proseguito monsignor Giombanco – è riaccendere nel cuore degli uomini e delle donne la fiducia e la speranza. Mai dobbiamo essere motivo di tristezza, di sofferenza, di distanza; dobbiamo, invece, rendere vicina la presenza di Cristo che sempre apre nuovi cammini di vita nei deserti esistenziali: questa è la lieta notizia che dobbiamo diffondere”.
Il Vescovo ha fatto riferimento pure al cammino sinodale che la Chiesa pattese sta percorrendo “che ci chiede di camminare insieme verso il Signore sotto la guida dello Spirito. Abbiamo vissuto momenti di ascolto e di dialogo nelle comunità parrocchiali, nei gruppi ecclesiali e negli incontri di vicariato e tutti, presbiteri, consacrati e laici abbiamo percepito quanto sia urgente la scelta di un cammino di conversione comunitaria che ci chiede di aprirci all’inatteso di Dio; abbiamo avvertito la necessita di quanto sia necessario ascoltarci gli uni con altri per giungere ad una vera trasformazione interiore. Un tempo che deve aiutarci a riscoprire la bellezza di essere di popolo di Dio in cammino dove tutti i battezzati vivano l’appartenenza alla Chiesa nello stile della partecipazione e della responsabilità ecclesiale perché tutti chiamati, pervasi dallo Spirito e inviati”.
“Alla Vergine Maria, madre di Gesù e dei sacerdoti, presente al Cenacolo nell’ora natalizia della Chiesa – ha concluso monsignor Giombanco – affidiamo il nostro cammino ecclesiale e con la sua intercessione materna ci ottenga i doni necessari per crescere nella fede e per fare della nostra vita un dono di amore a Cristo e ai fratelli”.
Nicola Arrigo
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