PATTI – Anna Rita Sidoti in ”Una storia semplice”. La passione, l’impegno, la tenacia, le gioie, le sofferenze e i tanti sacrifici
Donna, atleta, sposa, mamma. Non è facile dimenticare Anna Rita Sidoti, campionessa mondiale ed europea di marcia, prematuramente scomparsa il 21 maggio 2015. Quasi a volerne fissare i tratti che l’hanno contraddistinta, sia nei trionfi che nei giorni in cui ha dovuto lottare con la terribile malattia che poi se l’è portata via, lasciando un vuoto nel marito Pietro, nei figli Federico, Alberto ed Edoardo e in quanti hanno avuto modo di apprezzarla, il giornalista Goffredo D’Onofrio ha prodotto un documentario che, appunto, ne riassume la passione, l’impegno, la tenacia, le gioie, le sofferenze, i tanti sacrifici.
Già il titolo è significativo: “Una storia semplice”, semplice come è stata lo “scricciolo” di San Giorgio di Gioiosa Marea che, nonostante si arrivata sul tetto del mondo con i suoi successi, non ha mai rinnegato le proprie radici e non ha mai perso il forte legame con la sua terra. Semplice come una donna ed una mamma che fino alla fine ha saputo donare se stessa, senza perdere mai la speranza di poter battere l’avversario più duro e tosto.
Il regista Giuseppe Garau ha potuto contare su materiale inedito e testimonianze di parenti, amici, tecnici (su tutti il professore Salvatore Coletta), compagne, avversarie. Davvero una produzione encomiabile, commovente, intrisa di tanti “piccoli grandi” momenti di una “grande persona” come è stata Anna Rita Sidoti che, tra l’altro, ha fatto pure l’attrice.
Infatti, nel 1998, girò il film “Le complici”, per la regia di Emanuela Piovano, interpretando il ruolo di una ragazza da marciapiede. “Un omaggio – tiene ad evidenziare il produttore – ad una donna piccola ma immensa, coraggiosa anche nella malattia, un esempio di tenacia e di sacrificio”.
Il documentario è prodotto da Puntozero e Raining, e sarà presentato all’Overtime Festival, che si terrà a Macerata dal 5 al 9 ottobre.
Nicola Arrigo