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La sala comunale di Piazza Sciacca ha ospitato alunni della Scuola Secondaria di Primo Grado “Bellini”, che fa parte dell’Istituto Comprensivo “Lombardo Radice”, diretto dalla dottoressa Antonina Milici, promotore dell’evento, della Scuola Secondaria di Primo Grado “Pirandello”, diretta dalla professoressa Clotilde Graziano, e dell’IIS “Borghese Faranda”, diretto dalla professoressa Francesca Buta, che hanno incontrato il professore Giuseppe Pizzardi, docente di Arte della “Bellini”, autore del libro “Quei tre anni”, che è stato oggetto di lettura e di riflessione dei ragazzi dei tre istituti cittadini. Dall’attenzione costante prestata, si è evinto quanto il libro abbia saputo toccare “le giuste corde” dell’intricata trama dei sentimenti degli adolescenti. 

L’incontro con l’autore è stato introdotto dal professore Sandro Musarra che ne ha presentato l’importanza e il significato. Quindi il professore Pizzardi, non senza commozione, ha presentato la propria  opera a coloro che immaginava essere i veri destinatari dell’opera, i propri alunni. Per questo ha ringraziato i colleghi docenti che “hanno ritenuto opportuno condurre un progetto lettura avente al centro proprio “Quei tre anni”. Il prolungato applauso dei presenti ha testimoniato ulteriormente l’affetto verso l’autore e l’apprezzamento per il suo libro. 

Successivamente gli alunni dei vari istituti hanno avuto modo di eseguire le performance di varia natura, realizzate a partire dalla lettura del testo. Drammatizzazioni, una delle quali accompagnata da un brano musicale suonato dal vivo, video, riflessioni, che hanno messo in luce le tante sfaccettature dell’opera “Quei tre anni”, in cui certamente emerge la delicata fase di crescita definita  “adolescenza”.

Per offrire spunti di riflessione relativi alle inquietudini che spesso accompagnano questo periodo della vita, ha affrontato tre aspetti cruciali che incidono sul delicato equilibrio che sottende ad una crescita armoniosa: il rapporto con il proprio corpo, le relazioni, l’amore.

Molte le domande poste all’autore da parte della platea che hanno riguardato aspetti legati al libro ma anche relativi alla sfera più personale. Il professore Pizzardi, oltre che rispondere nello specifico, ha anche messo a nudo spontaneamente la propria esperienza personale, le proprie debolezze e le proprie paure.

Il dirigente scolastico Antonina Milici ha chiuso i lavori ringraziando tutti i ragazzi e tutti i docenti dei diversi istituti che hanno contribuito, in uno spirito di collaborazione, alla realizzazione dell’evento.

Nicola Arrigo