Patti24

Le classi del triennio degli indirizzi classico, scientifico, linguistico e scienze applicate del liceo “Vittorio Emanuele III” di Patti, diretto dalla professoressa Marinella Lollo,  si sono collegate su piattaforma Zoom con il professore di Storia e Filosofia Matteo Saudino, “padre” del canale Youtube Barbasophia (che oggi conta più di 225.000 iscritti) e autore di diversi manuali e libri, ultimo tra questi “Ribellarsi con filosofia”, edito da Vallardi.

L’incontro, previsto dal progetto “Tyndaris Agorà Philosophica”, coordinato dalla professoressa Anna Barresi, coadiuvata dai docenti di Storia e Filosofia e Diritto dell’istituto, ha avuto la forma di un interessante dialogo educativo capace di mettere al centro la ricerca del “quid” e la “curiositas” degli studenti e di rendere ancora più vicino, seppur a distanza, il contatto diretto tra gli interlocutori.

Protagonista indiscussa è stata la filosofia “inutile”, “faticosa” e “ribelle”, spiegata attraverso le parole encomiabili, connubio perfetto tra mente e cuore di un uomo che, dotato di un’innata e rara capacità di rendere chiari e semplici concetti complessi, ha saputo “movere” le coscienze critiche degli studenti, stimolandole ed indirizzandole al “Sapere aude!” kantiano.

Dopo una breve introduzione circa la vita e la carriera professionale “XXXL” (espressione da lui stesso utilizzata per descrivere la vita e la speculazione filosofica di Karl Marx) di “Barbasophi”, a cura della professoressa Barresi, l’intervento della docente di Storia e Filosofia Marilia Gugliotta e i saluti della dirigente Marinella Lollo e di Teodoro Cafarelli, proprietario della Libreria “Capitolo 18”, ha avuto inizio la discussione filosofica e, a rotazione, i ragazzi dell’Istituto hanno posto le loro domande al professore Saudino.

I temi e le riflessioni affrontati sono stati complessi ed eterogenei e hanno toccato anche aspetti emotivi legati a scelte private: perché ha iniziato a fare filosofia? Come ha collegato i dieci fiori ribelli che animano il suo libro e, in particolare, a quale fiore ha fatto riferimento per descrivere tali menti brillanti? Quanto è stato rivoluzionario, in termini di emancipazione femminile e di disobbedienza civile, il coraggio della geniale Ipazia? Quanto quello di Spinoza? Per quali ideali oggi varrebbe la pena lottare, fino a mettere a repentaglio la propria vita? Come indagare il senso delle cose e in particolare l’attualità della guerra in Ucraina secondo la cultura della complessità?

Queste e le altre domande poste dai ragazzi durante la mattinata dimostrano quanto oggi il disinteressato e puro “amore per il sapere”, “inutile utilità” , sia ancora in grado di incidere sulla vita e sulla quotidianità.

Quanto Saudino ha detto può essere riassunto così: avere il coraggio di pensare, anche se questo significa uscire fuori dal gregge, e abituarsi allo scontro-incontro tra idee diverse è oggi la cosa di cui tutti abbiamo bisogno.

Nicola Arrigo