PATTI – Alla “Lombardo Radice” riprenderanno le lezioni “pensando” anche al piano di razionalizzazione e dimensionamento della rete scolastica.
Anche l’Istituto Comprensivo “Lombardo Radice”, diretto dalla dottoressa Antonina Milici, riprenderà le lezioni “pensando” anche al piano di razionalizzazione e dimensionamento della rete scolastica per l’anno scolastico 2024-25.
A tal fine, sia il collegio docenti che il consiglio d’istituto, debitamente informati dalla dirigente su quanto preveda il suddetto piano, hanno approvato un documento per chiedere il mantenimento dell’autonomia con l’assetto attuale di cinque plessi, di cui alcuni con più ordini di scuola, ricadenti nei comuni di Patti e Montagnareale ed eventualmente con la possibilità di accorpare plessi viciniori, qualora ciò si rendesse necessario.
“Già da anni – si evidenzia nella delibera – l’Istituto ospita anche alunni provenienti dai vicini comuni di Oliveri, Librizzi e Gioiosa Marea, collegati, quasi tutti, da mezzi pubblici, come treno e autobus di linea”. Si fa presente altresì che” i plessi di Oliveri e Falcone, in passato, prima dell’ultimo dimensionamento, afferivano alla scuola Bellini, attualmente facente parte dell’I.C. n. 3 di Patti”.
“La determinazione di mantenere l’autonomia – si insiste – è dovuta al fatto che, vista l’articolazione territoriale, si è sempre riusciti a garantire con efficienza il servizio all’utenza nei comuni di Patti e Montagnareale. Quest’ultimo comune, vista la vicinanza con Patti da cui dista meno di 5 chilometri, raggiungibili in maniera agevole e in pochi minuti, offre ormai da anni una stretta collaborazione con la dirigenza e con gli altri plessi di questa istituzione scolastica ricadenti nel comune di Patti e ciò ha sempre consentito di portare avanti la stessa offerta formativa: i docenti tutti collaborano in maniera efficace attraverso la condivisione di buone pratiche e l’organizzazione di attività destinate a tutti gli alunni dell’intero istituto”.
“Inoltre, nel tempo, l’Istituto – conclude la delibera – ha sempre mantenuto all’incirca lo stesso numero di iscrizioni, con riguardo ai tre ordini di scuola e si prevede, statisticamente, che verosimilmente, nel triennio, non ci siano flessioni in tal senso”.
Nicola Arrigo
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