PATTI – Al di là della pandemia a fine anno col dissesto o con il rincaro di circa il 30% della Tari ?

Fine anno col dissesto o con il rincaro della Tari ? Lo sapremo, verosimilmente, stasera, dopo che, alle 18,30, si riunirà il consiglio comunale proprio per dibattere sul piano Tari che, se approvato, comporterebbe un aumento delle tariffe di circa il 30 per cento.
Invero, l’avremmo dovuto già sapere ieri sera, quando il civico consesso si è riunito, ma per poco, perché la maggioranza, o pseudo tale, ha fatto mancare il numero legale.
Davvero strano questo 2020 che “se ne va”; in consiglio comunale la maggioranza è diventata minoranza e la minoranza è diventata maggioranza.
Improvvisamente i “numeri” vengono meno e, dall’una e dall’altra parte, far mancare il numero legale diventa l’estremo escamotage, l’ancora di salvezza (anche se provvisoria).
Un’amministrazione sempre più barcollante, da tempo in vita solo con qualche “respiratore d’occasione”, e un consiglio comunale sempre lì lì per infliggerle il “colpo di grazia” salvo poi desistere sul più bello.
Misteri della politica, misteri di un valzer che, anche in piccole realtà come la nostra, comincia a palesarsi in maniera sempre più evidente, magari perché ormai proiettati verso le amministrative del prossimo anno.
Sembra per questo improbabile che nella riunione di stasera l’amministrazione possa spuntarla, salvo “miracoli” last minute che sono sempre possibili, anche se, al momento, sembrano un miraggio.
Quindi, o si arriverà al capolinea con il dissesto o “passerà” il rincaro, cosa che costituirebbe la classica “ciliegina sulla torta” dopo le salate bollette relative al canone idrico e il “regalo” finale dell’amministrazione – da tempo con l’acqua alla gola e bisognosa di “ossigeno finanziario” – ai cittadini.
I pattesi, insomma, hanno un motivo in più, al di là della pandemia, per contare le ore affinchè il 2020 finisca.
Nicola Arrigo
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