PATTI – Aggiudicata gara di appalto per il recupero strutturale dello storico Palazzo Sciacca Baratta, inagibile dopo il terremoto del 78.
Si sono concluse, a Palazzo dell’Aquila di Patti, le operazioni per l’aggiudicazione della gara di appalto per il recupero strutturale dello storico edificio intitolato al barone Emanuele Sciacca Baratta che lo aveva donato perché venisse eretto un ospizio per gli anziani, edificio che si trova a pochi passi dal municipio, dichiarato inagibile dopo il terremoto del 16 aprile 1978.
Ad aggiudicarsi l’appalto, con il ribasso del 35,514 per cento sull’importo dei lavori soggetti a ribasso pari a 918.771.81 euro e, quindi, per un importo netto di aggiudicazione di 635.804,52 euro, compresi oneri di sicurezza oltre Iva, è stata, tra le 15 imprese partecipanti, la “Fenice” Società Cooperativa, di Borgetto (Palermo).
Il provvedimento di aggiudicazione definitiva è efficace in seguito alle verifiche effettuate circa il possesso dei requisiti di ordine generale e speciali. Contemporaneamente è stato approvato, alla luce del ribasso fatto, il nuovo quadro economico come segue: importo a base d’asta 919.771,81 euro, oneri per la sicurezza 33.323,33 euro, importo lavori 952.095,14 euro, ribasso d’asta, 326.292,22 euro che fanno 625.802,52 che corrisponde all’importo complessivo dei lavori, mentre le somme a disposizione dell’amministrazione comunale ammontano a 290.563,73 euro con una economia di 326.292,62 euro.
L’importo dei lavori trova copertura finanziaria con i fondi previsti dal decreto dell’Assessorato Regionale delle Infrastrutture e Mobilità – Dipartimentodelle Infrastrutture, Monbilità e Trasporti – .
Negli anni precedenti c’erano state diverse iniziative per reperire il finanziamento senza fortuna, Nel 2014 era stato il sindaco Mauro Aquino che, a seguito dell’appello a tutti i sindaci del Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, in occasione della Festa della Repubblica, a segnalare proprio il Palazzo Sciacca Baratta, “sito – scriveva il primo cittadino – nel centro storico, che si trova in precarie condizioni di manutenzione e minaccia ormai la rovina, costituendo anche grave pericolo per la privata e pubblica incolumità”.
Adesso nel centro storico si aspetta la tradizionale ciliegia sulla torta: accanto a tutti questi palazzi recuperati e da recuperare, tornati al loro splendore, ci sono i caratteristici quartieri, forse i più antichi della città, Polline e San Michele, che aspettano, da tanti anni, di essere recuperati e i cui progetti si trovano presso gli uffici della Regione per il finanziamento.
Nicola Arrigo
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