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PATTI – Abbandono e degrado. ”I muri della vergogna”

PATTI – Abbandono e degrado. ”I muri della vergogna”
Aprile 19
10:01 2018

“I muri della vergogna”: così hanno definito i cittadini alcuni muri della città che si trovano in via Garibaldi, via Carlo Cattaneo, via Mazzini e via XX Settembre per lo stato di abbandono e di degrado in cui sono stati lasciati.

Un vero attentato al decoro urbano e alla sicurezza visto che la staticità degli stessi, in maggior parte, è critica.

Una folta vegetazione (rovi, edera ed altro ancora), proveniente da un terreno privato (in parte, di recente, crollato e tuttora ancora transennato) ricopre interamente i circa cento metri del muro di quasi due metri di altezza che si trova all’inizio di via Garibaldi, raggiungendo anche il ciglio della strada e creando, di conseguenza, problemi ai cittadini che vi transitano. In questo caso dovrebbe essere il proprietario del terreno a provvedere al taglio della vegetazione come prevede la legge, per quanto di sua competenza e, per il resto, il comune.

Proseguendo ancora lungo la via Garibaldi, poco prima dell’edificio che ospita gli uffici dell’Azienda Sanitaria Provinciale, lo scenario che si presenta è identico al primo. L’area, a sinistra salendo, era destinata a parcheggio per le auto, ma non si è riusciti a trovare i proprietari per l’espropriazione ma il comune avrebbe potuto andare avanti lo stesso visto che gli espropri per pubblica utilità si possono fare dopo aver fatto quantificare il valore dell’immobile da espropriare, depositando il relativo importo presso la Cassa Depositi e Prestiti a disposizione dei legittimi proprietari.

In via Cattaneo e, a seguire, sulla adiacente via Mazzini, i muri esistenti, per una lunghezza di circa duecento metri, sono anch’essi ridotti in malo modo sia a causa della mancata manutenzione sia per i rifiuti che i soliti incivili vanno a “nascondere” tra la vegetazione.

Infine, i muri di ambo i lati di via XX Settembre, presenti subito dopo il semaforo e poco prima di Palazzo dell’Aquila, sono fatiscenti e ricoperti anch’essi da folta vegetazione. Sarebbe, pertanto, necessario, specie in vista dell’imminente stagione estiva, dovendo lo stesso rappresentare un obiettivo prioritario, che si curasse maggiormente l’immagine di queste importanti aree, per dare un volto nuovo e più accogliente alla città, in considerazione anche del fatto che questi posti si trovano in luoghi rappresentativi del centro cittadino e che la vocazione della città è quella turistica.

 

 

Nicola Arrigo

Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

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