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PATTI – “A Natale germogli la pace nel cuore degli uomini”. Gli auguri del vescovo monsignor Guglielmo Giombanco alla diocesi.

PATTI – “A Natale germogli la pace nel cuore degli uomini”. Gli auguri del vescovo monsignor Guglielmo Giombanco alla diocesi.
Dicembre 23
10:01 2023

Carissimi Amici,
sono veramente felice di rivolgere a tutti voi fervidi auguri di un Santo Natale del Signore.

Natale è una festa di fede, di stupore e di speranza: di fede nel Figlio di Dio che si è fatto uomo per ridonare all’uomo la dignità filiale; di stupore perché l’incontro con Gesù Cristo, nella luce del Natale, riempie di gioia i nostri cuori, di speranza perché la nascita di Cristo ‒ come ogni nascita‒ è segno di speranza che riaccende la vita.

Nella Notte di Natale risuona nel cielo di Betlemme l’annuncio degli angeli: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama» (Lc 2, 14); un canto di amore e di solidarietà che fa fatica a scendere sulla terra e nel cuore degli uomini. Celebriamo il Natale in un’ora buia della storia a causa di guerre che continuano a seminare morte e a diffondere violenze e dolore. Penso alla guerra in Ucraina, in Israele e Gaza e in altre parti del mondo che sta mietendo tante vittime innocenti, soprattutto bambini: uno scenario inquietante che rinnova l’angoscia nelcuore. Penso anche alle sofferenze di tante famiglie e ai frequenti femminicidi, segno di una disumanizzazione che trasforma l’amore in possesso. Ci stiamo abituando a questi drammi umanitari come se tutto fosse normale e facciamo fatica ad accorgerci che è sempre la persona ad essere uccisa, umiliata e a soffrire perché nel mondo si sta spegnendo l’amore. Non possiamo rimanere insensibili dinanzi a simili atrocità che generano tanto timore e smarrimento.

Natale, carissimi, non viene tanto a titillarci con il suono delle zampogne e le stelle sfolgoranti dell’albero, quanto a chiederci un esame di coscienza per non dare spazio all’indifferenza che genera pessimismo e impedisce alla speranza di invadere il cuore dell’uomo. In questa situazione di inquietudine mondiale dobbiamo chiedere a Dio il dono della pace, almeno nei nostri cuori, e contribuire alla costruzione di essa attraverso un impegno condiviso. La pace nasce dalla preghiera al Signore Gesù, nostra Pace, germina in un cuore pacificato, si diffonde con il perdono per le offese ricevute, si alimenta attraverso gesti di solidarietà e di umanità. La pace è un compito che impegna ciascuno ad una risposta personale e coerente all’amore di Dio riversato nei nostri cuori.

Accogliamo l’invito di Papa Francesco: «Portare a Gesù le attese e le preoccupazioni della vita. Se davanti al presepe affidiamo a Gesù quanto abbiamo a cuore, proveremo anche noi «una gioia grandissima» (Mt 2,10), una gioia che viene proprio dalla contemplazione, dallo spirito di stupore con il quale io vado a contemplare questi misteri. Andiamo davanti al presepe. Ognuno guardi e lasci che il cuore senta qualcosa» (Francesco, Catechesi Udienza Generale, 20 dicembre 2023).

Dinanzi ad un mistero di amore e di condivisione divina così grande fermiamoci, con lo stupore che risveglia la fede, in quei luoghi dove veramente s’incontra Cristo: là è necessario sostare; sono i luoghi di una umanità sofferente che chiede amore, solidarietà e impegno responsabile. Lasciamoci raggiungere dall’umiltà e dalla tenerezza di un Dio bambino per rendere la vita bella, luminosa e capace di generare pace e speranza nel cuore dell’uomo.
Buon Natale, amici miei, Buon Natale a tutti con tanto affetto

+ Guglielmo, Vescovo

 
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Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

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