PATTI – Il 21 maggio 2015 ci lasciava Anna Rita Sidoti. Un ricordo indelebile
E’ trascorso un anno da quando, il 21 maggio 2015, all’età di 45 anni, è morta Anna Rita Sidoti, campionessa mondiale ed europea di marcia, stroncata da un male incurabile. Il tempo non ha cancellato il ricordo (e sicuramente non lo cancellerà mai) in chi ha avuto modo di apprezzarla non tanto e non solo per le sue entusiasmanti gesta sportive che l’hanno portata, dalla piccola San Giorgio di Gioiosa Marea, sul tetto del mondo, tanto da essere inserita tra i migliori cinque interpreti della specialità del “tacco e punta” dai sempre dalla Iaaf, ma anche e soprattutto come donna, sposa e mamma.
Anna se ne è andata in punta di piedi, proprio quei piedi che, assieme alla sua tenacia e alla sua tecnica, “scoperta” dal professore Salvatore Coletta, le hanno permesso di fregiarsi di tantissimi allori e di far conoscere a tutti la Tyndaris Pattese.
In un anno sono state tante le iniziative in suo nome in tutta Italia (commovente quella prima del Golden Gala a Roma), a Patti, a San Giorgio e a Capo d’Orlando le sarà intitolata una via e sempre nella “sua” San Giorgio sarà realizzato un monumento in suo onore.
Così come a lei sarà intitolato il campo polivalente del “Borghese-Faranda” di via Monsignor Ficarra di Patti, diretto da Francesca Buta. La cerimonia si terrà sabato, alle 9,30, nell’aula magna dell’istituto, dove sarà ricordata la figura dello “scricciolo”.il 28, poi, nella palestra della scuola elementare “Lombardo Radice” di Piazza XXV Aprile, diretto da Pina Pizzo, Anna Rita Sidoti sarà ricordata con una serie di gare (marcia, velocità, salto in lungo, staffetta), riservate agli alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado dello stesso istituto.
Il giorno della sua morte, in una nota la Federatletica la definì “campionessa e donna a dir poco straordinaria”, una straordinarietà che “resta” anche oltre la morte in quanti hanno avuto modo di apprezzarla e di amarla.
Nicola Arrigo