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PATTI – Le chiacchiere e le promesse sono finite; adesso, ci vogliono i fatti! (di Nicola Arrigo)

PATTI – Le chiacchiere e le promesse sono finite;  adesso, ci vogliono i fatti! (di Nicola Arrigo)
Giugno 18
09:35 2016

A distanza di undici giorni dalla sua rielezione, il sindaco Mauro Aquino, sciogliendo ogni riserva, ha presentato ufficialmente la propria giunta. O meglio ha ufficializzato i nomi degli altri due componenti l’esecutivo, visto che in precedenza aveva già espresso gli altri due. Non si sono registrate, alla fine, grosse sorprese nella ridda di nomi circolanti prima del “responso” definitivo del primo cittadino.

L’elemento di continuità con la precedente giunta (ma era già ampiamente risaputo) sarà Alessia Bonanno, che ricoprirà pure la carica di vice sindaco, che, tutto sommato, si è guadagnata la riconferma sul campo sia per quanto fatto come amministratrice, sia perché ha ottenuto un considerevole suffragio quale candidata al consiglio comunale. L’altra donna della giunta è la giovane Valentina Campana, alla prima esperienza, che dovrà, naturalmente, dimostrare fattivamente di essere giustificatamente guadagnata la fiducia di Aquino.

Due le presenze maschili ed anche per loro è la prima esperienza in seno all’esecutivo. Attilio Scarcella è espressione di “Sicilia Futura” che ha riscosso un buon “successo” nella tornata elettorale in cui ha sostenuto Aquino, guadagnandosi pure due scranni in seno al consiglio comunale. Originariamente, il nome di Scarcella era circolato pure come papabile alla carica di presidente del consiglio (per la quale, adesso, il più pronosticato è Nicola Molica, assessore uscente), ma, alla fine, evidentemente, il “premio” per l’appoggio al primo cittadino è stato più consistente con il posto in giunta.

Infine, Achille Fortunato, primo dei non eletti nella lista “Il Centro per Patti”, che ha portato due esponenti in consiglio, che faranno parte della maggioranza, che negli ultimi anni ha vissuto alcune metamorfosi. Infatti, cinque anni fa era stato eletto consigliere in appoggio ad Aquino che, però, aveva poi abbandonato passando all’opposizione, un’opposizione spesso dura. Avvicinatosi all’area Pd, alle prime schermaglie in vista delle elezioni del 5 giugno scorso aveva ammiccato con Tino Giusto e Peppino Bisagni, allo scopo di costituire un’alternativa ad Aquino. Invece, poi, d’incanto, è tornato all’ovile ed evidentemente, nonostante il voltafaccia, il riconfermato primo cittadino si fida ciecamente di lui, novello “figliol prodigo”, tanto da affidargli un posto in giunta. Potenza della politica, capace di vincere ogni divisione e di far mettere una pietra sopra il passato.

Al di là di tutto, comunque, i cittadini si augurano che tutti possano fattivamente “lavorare” per il bene della città. Le chiacchiere e le promesse sono finite; adesso, ci vogliono i fatti !

 

 

Nicola Arrigo

Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.