PATTI – Canto di una vita qualunque chiude la terza edizione di “Scenanuda”
Si è conclusa giovedì 12 gennaio con Canto di una vita qualunque, di e con Oriana Civile e Ciccio Piras, la terza edizione della rassegna teatrale “Scenanuda”. Ormai diventata un appuntamento fisso , “Scenanuda”, in soli tre anni, è stata definita “tra le rassegne più interessanti del Paese” da una nota rivista teatrale nazionale.
Breve e senza fronzoli il discorso di fine stagione del teatrante Michelangelo Maria Zanghì, che insieme alla musicista Chiara Pollicita, dirige la fortunata rassegna: “Un risultato come questo – ha detto Zanghì di fronte alla platea gremita del Teatro Joppolo di Patti – non si deve soltanto alla qualità artistica elevatissima degli spettacoli che mettiamo in cartellone ma, paradossalmente, siamo riusciti a spiccare il volo in soli tre anni perché non abbiamo mai ricevuto una lira di finanziamenti pubblici, nemmeno da parte del Comune di Patti; ciò ci ha reso completamente liberi.
Liberi di portare gli artisti che vogliamo e di non essere costretti a ingaggiare divi della televisione o a riesumare vecchi attori. Ricevendo finanziamenti da qualcuno avremmo dovuto sacrificare artisti del calibro di Spiro Scimone, Francesco Sframeli, Simone Corso, Tino Caspanello, Gianluca Cesale, Roberto Bonaventura, perdendo così il meglio della nuova drammaturgia europea. E il fatto, inoltre, di non dipendere da finanziamenti pubblici ha fatto sì che “Scenanuda” sia stata, quest’anno, l’unica stagione teatrale della Città di Patti”.
Lo spettacolo che ha chiuso la stagione, Canto di una vita qualunque, è stato decisamente apprezzato dal pubblico che – a fine spettacolo – è rimasto in sala per oltre un’ora a complimentarsi con Civile e Piras. Si è trattato di una performance molto emozionante, decisamente divertente e al contempo delicata, quasi tenera. Un modo, per le persone più mature, di riscoprire vecchi usi e sensazioni ormai dimenticati e per i giovani di scoprire un mondo, un microcosmo siciliano, che ormai non esiste più. Bravissimi i due artisti: Piras è stato in grado di alternare tranquillamente chitarra e organetto e di cantare e interagire, allo stesso tempo, con Oriana Civile una delle più belle voci del panorama siciliano, un punto d’incontro tra Carmen Consoli e Rosa Balistreri, che si inserisce perfettamente nel solco della grande cantautorialità femminile siciliana.
Soddisfatta anche Chiara Pollicita, direttore artistico della parte musicale, “Abbiamo dato spazio a talentuosi del nostro territorio. Sin dalla nascita di Scenanuda abbiamo puntato tutto sull’arte siciliana, sugli artisti della nostra terra. La Sicilia è una fucina di talenti e non possiamo permetterci di farli conoscere al pubblico di mezza Europa e non a casa nostra, a casa loro. Desidero, inoltre, ringraziare tutti i membri della nostra associazione, la Filokalòn, quella che da quattro anni ha adottato e reso caldo e accogliente il Cineteatro Comunale di Patti, in particolare il direttore Franco Zanghì. Fondamentali per la riuscita delle tre stagioni anche i fotografi di scena Domenico Genovese e Nino Ferraro e i tecnici luci/audio Nicola Baragona e Alessandra Rinaldo.”
E adesso non resta che aspettare novembre 2016 per un nuovo anno con Scenanuda!
Redazione da comunicato stampa