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MXGP – Tony Cairoli:”Nessun campanello d’allarme e, anzi, un piazzamento importante in ottica mondiale”

MXGP – Tony Cairoli:”Nessun campanello d’allarme e, anzi, un piazzamento importante in ottica mondiale”
Maggio 22
12:01 2019

Nessun campanello d’allarme e, anzi, un piazzamento importante in ottica mondiale. Così il pilota pattese Tony Cairoli ha archiviato il gran premio di Portogallo del Mondiale di motocross Mxgp, corso domenica scorsa ad Agueda, in cui ha dovuto “accontentarsi” del secondo posto, alle spalle dello sloveno Tim Gajser, che si conferma sempre più, perdurando l’assenza del campione in carica Jeffrey Herlings, l’unico in grado di impensierire il “furetto” della Ktm nella corsa all’iride.

Ovviamente ad Agueda hanno pesato su Cairoli due episodi sfortunati, uno per manche; nella prima, ha spento accidentalmente la moto e malgrado i continui tentativi di riprendersi la testa, ha dovuto cedere per un secondo a Gajser. Nella seconda è caduto, scivolando in quinta posizione; ha provato, con tenacia, a risalire ma non è andato oltre il secondo posto, stesso piazzamento finale del gran premio.

Così da 40 i punti di vantaggio su Gajser sono scesi a 34, ma il pilota pattese del Team De Carli ha confermato pure in terra portoghese, nonostante le vicissitudini raccontate, di avere, al momento, il “controllo” della corsa al titolo, fermo restando che il cammino sarà ancora molto lungo e che Gajser è davvero un avversario di tutto rispetto, che difficilmente mollerà.

“Da un lato  – afferma Cairoli con la consueta lucidità ed obiettività – sono felice perché l’obiettivo è essere sempre sul podio ed essere costanti, ma dall’altra parte sono deluso perché, specialmente nella prima manche, ho fatto un errore banale, facendo spegnere la moto e quando ero secondo non sono più riuscito ad attaccare davvero Tim Gajser, perché stava spingendo molto forte, terminando nella sua scia”.

“Nella seconda manche, invece,  – aggiunge – mentre ero in testa e cercavo di trovare una buona linea, ho colpito un sasso all’interno della nuova traiettoria che ha spostato la ruota anteriore, facendo finire la ruota posteriore fuori dal canale, per cui sono caduto. Sono, comunque, contento di non essermi fatto male ma mi sono ritrovato quinto e ho cercato di rimontare nel più breve tempo possibile per restare vicino a Tim, ma quando ci sono riuscito il distacco era ampio ed era quasi impossibile riprenderlo. Certo, come ho detto, sono felice ma sono già concentrato sul prossimo round dove voglio essere costante, evitando di fare di nuovo questo tipo di errori”.

Prossimo round che si correrà domenica prossima in Francia, a St.Jean d’Angely.

Nicola Arrigo

 
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