MXGP – Inusuale per il “furetto” di Patti cadere due volte nel corso di un Gp. A dare la spiegazione è lo stesso Cairoli
Qualcuno ha storto il naso vedendo un pilota “preciso” e tecnico come Tony Cairoli cadere due volte nel corso del Gp d’Indonesia di domenica scorsa, 12^ prova del Mondiale di motocross Mxgp.
Un dato alquanto inusuale per il “furetto” di Patti, impegnato a contendere il titolo iridato al compagno di scuderia Jeffrey Herlings. Tra l’altro, la seconda caduta gli ha tolto la gioia del successo, dando via libera proprio al rivale olandese.
A distanza di qualche giorno, però, si è “trovata” una spiegazione e a darla è lo stesso Cairoli, che già sul podio era salito col ghiaccio sulla mano ed un’evidente smorfia di dolore: “Dopo aver vinto la prima manche, nella seconda è stato tutto più difficile perché sono incappato in una brutta caduta e mi sono fatto male al pollice. A Caldo sono riuscito a continuare a guidare, cercando di non dare troppo peso al dolore. Così ho continuato a correre e mi sono avvicinato ad Herlings, ma ho iniziato a sentire la mano addormentarsi e non ho potuto più guidare come avrei voluto. Quindi avvicinarsi è stato difficile”.
“Quando poi Jeffrey è andato a terra – prosegue il “messinese express” del Team De Carli – sono passato in testa, ma due curve dopo sono caduto di nuovo perché ho perso la forza sulla mia mano. Ho piegato il manubrio e danneggiato la manopola dell’acceleratore e perciò non sono potuto tornare a lottare per la testa”.
“Spero . conclude Tony – che il mio pollice non sia seriamente danneggiato”. Soprattutto perché nel prossimo fine settimane si tornerà a correre, sempre in Indonesia, a Semarang, il cui circuito ospiterà Il Gran Premio d’Asia “e dove ci tengo – anticipa – a fare un’altra buona gara”.
Ora che è tornato “sotto”, a ridosso di Herlings, distante 12 punti, sarebbe un vero peccato per il pilota pattese perdere terreno per un guaio fisico, anche se la sua tenacia ha fatto spesso la differenza pure nelle occasioni più difficili.
Nicola Arrigo