MXGP – Gp di Svizzera. Per Tony Cairoli probabilmente scritta la parola fine sulla corsa iridata
A Frauenfeld, dove si correva il gran premio di Svizzera, 16ª prova del mondiale di motocross Mxgp, è stata probabilmente scritta la parola fine sulla corsa iridata.
Il pilota olandese Jeffrey Herlings ha confermato il proprio incontrastato dominio, centrando l’ennesima vittoria (la 13ª su 16 gare, anche se lui ne ha disputata una in
meno in quanto ha dovuto saltare il GP di Lombardia per infortunio), l’ennesima doppietta (11 finora, quattro consecutive) e portando a 58 i punti dì vantaggio sul pilota pattese Tony Cairoli, peraltro limitato, nella fase finale della prima manche e in tutta la seconda, per una durissima botta al ginocchio, conseguenza di una caduta.
Costretto a tentare il tutto per tutto, il “furetto” della Ktm era stato il più veloce in qualifica e ciò lasciava ben sperare. Invece, già al via della prima manche la “musica” cambiava: Desalle centrava l’holeshot, Cairoli era quarto.
Ben presto, Herlings innestava il turbo e scappava via col suo ritmo imperioso e incontenibile. Cairoli duellava con Febvre che, però, non era disposto a dargli strada.
Nulla,comunque, poteva davanti ad una manovra “delle sue” del “messinese express” del Team De Carli che, con la strada più libera, provava a lanciarsi all’inseguimento di Herlings.
Davanti,però, c’era Desalle e proprio mentre Tony aumentava il ritmo per farsi sotto, la sua moto si impuntava e cadeva rovinosamente, perdendo terreno prezioso. Ripartiva e provava a recuperare, ma la botta violenta al ginocchio lo limitava.
Con grande carattere cercava di resistere, superava Paulin ma la forza fisica non lo sosteneva più e, anzi, retrocedeva in ottava posizione.
Naturalmente, i dolori al ginocchio pesavano, eccome, sul rendimento di Cairoli nella seconda manche. Stoicamente si presentava al cancelletto, ma con la consapevolezza di non essere al top per tener testa ad Herlings. La pista confermava a pieno tale “previsione” perché per il “222” di Patti era una sofferenza.
Al via era di nuovo quarto anche se Herlings era due posizioni dietro. Secondo il suo solito, però, il pilota orange innestava il turbo, sebbene Desalle non fosse intenzionato a mollare facilmente. Nulla, però, poteva davanti ad una manovra eccezionale del leader mondiale, coronata da un meraviglioso sorpasso. Da quel momento iniziava il solito, incontenibile monologo dell’olandese, mentre Cairoli “galleggiava” in quinta posizione e, non riuscendo a recuperare, alzava di fatto bandiera bianca. Anzi retrocedeva in sesta posizione, superato pure da Anstie. Addirittura Cairoli era settimo nella classifica del gran premio, un piazzamento davvero inusuale per lui che, come detto, adesso è attardato di 58 punti (675 a 733) dal sempre più irraggiungibile detentore della tabella rossa.
Sembra proprio che in Svizzera sia già avvenuto il passaggio di consegne ed Herlings merita ampiamente di succedere al compagno-rivale alla Ktm sul tetto del mondo.
Nicola Arrigo