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MILAZZO – Strade cittadine intitolate a donne vittime della mafia, personalità che si sono distinte nello sport, nella cultura, nell’imprenditoria e nel sociale

MILAZZO – Strade cittadine intitolate a donne vittime della mafia, personalità che si sono distinte nello sport, nella cultura, nell’imprenditoria e nel sociale
Aprile 03
16:57 2015

Intitolazione strade cittadine
Donne vittime della mafia, personalità cittadine che si sono distinte nel campo dello sport, della cultura e dell’imprenditoria e del sociale.

L’amministrazione comunale ha deciso di intitolare 13 strade cittadine ad altrettanti personaggi (nove donne e quattro uomini).

Le cerimonie si svolgeranno in due distinti momenti: il primo martedì prossimo con la intitolazione ad Anna Cambria, la ragazzina uccisa per sbaglio nel corso di un attentato mafioso a San Papino negli anni 90. A lei sarà intitolato il tratto di strada di via generale Del Buono, da via Bertani che verso sud si snoda tra le vie Risorgimento e la XX Settembre; a Graziella Campagna, giovane uccisa dalla mafia a Saponara (via Tommaso De Gregorio, vico I), alle giornaliste uccise in zone di guerra Ilaria Alpi e Maria Grazia Cutuli (via De Gregorio, vico II e III); a Rita Atria, testimone di giustizia, morta suicida il 26 luglio 1992, una settimana dopo la strage di via D’Amelio (via De Gregorio, vico IV), ad Emanuela Loi, agente di Polizia italiana, morta nella Strage di via D’Amelio (via De Gregorio, vico V); alla scrittrice catanese Goliarda Sapienza (via Tre Monti, vico I), alla matematica e filosofa della Grecia antica Ipàzia (via Tre Monti, vico II); alla cantante Rosa Balistreri (via Santa Marina, vico I).

Venerdì 10 aprile invece toccherà agli uomini. Si tratta dei milazzesi Giuseppe Tusa, il militare morto nel crollo di una palazzina nel porto di Genova il 7 maggio 2013 cui sarà intitolata l’intersezione compresa fra lo svincolo di San Giovanni dell’asse viario e la via Maio Mariano; Attilio Liga, imprenditore che a Milazzo fece conoscere il cinema con l’apertura prima del Trifiletti e poi dell’attuale sala di via Medici che porta il suo nome (l’intitolazione riguarderà l’attuale vico Spina); padre Innocenzo Di Garbo, sacerdote che per decenni ha vissuto al convento dell’Immacolata al Borgo, figura esemplare nella vita quotidiana dei milazzesi cui sapeva sempre tendere una mano nei momenti di bisogno (via Cipro) ed infine l’uomo di sport Nino Romano (via San Paolino, vico I), ricordato per il suo impegno nello sport (fu detentore del record regionale di salto triplo) e morto tragicamente nel corso di un incontro di calcio, quando, indossando la maglia del Milazzo, per salvare un goal finì violentemente con la testa contro il palo della porta.

Alla cerimonia, oltre ai familiari dei personaggi interessati, parteciperanno anche la responsabile di “Posto occupato”, Maria Andaloro e la presidente regionale della toponomastica femminile, Pina Arena.

“Crediamo che si tratti di una iniziativa dovuta – ha affermato l’assessore Dario Russo promotore dell’iniziativa assieme al vicesindaco Stefania Scolaro– che oltre a rappresentare un riconoscimento per queste persone, permetterà di risolvere concretamente una serie di criticità che derivavano dal fatto che le strade in questione, soprattutto al Ciantro, non avevano una denominazione rendendo difficoltosi anche gli interventi di protezione civile o di soccorso. Sempre al Ciantro poi l’intitolazione di cinque strade a donne, creerà un vero e proprio quartiere femminile”.

Redazione da comunicato stampa

Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

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