MESSINA – Sciopero indetto dalla Cisl per i lavoratori dei servizi pubblici
Hanno incrociato le braccia anche a Messina, così come nelle principali città d’Italia, i lavoratori dei servizi pubblici che da sei anni non hanno rinnovato il contratto di lavoro. Lo sciopero, organizzato dalla Cisl, ha impegnato dipendenti verso i quali l’ente pubblico è “un datore di lavoro inadempiente”. Le rivendicazioni della mobilitazione della Cisl sono state per: il rinnovo dei contratti di lavoro di tutti i comparti, il rilancio della contrattazione integrativa, la riorganizzazione delle amministrazioni, dei corpi dello stato, l’innovazione vera nella scuola e nei servizi pubblici, certezze per i lavoratori precari e fine del dumping contrattuale nel privato certezze per i lavoratori dei servizi sociali.
A livello locale, invece, si rivendica chiarezza da parte delle amministrazioni locali messinesi sulla mancata stabilizzazione dei precari, sul mancato riordino dei servizi sociali della città e di tutti i distretti socio sanitari del territorio, la riorganizzazione della sanità messinese e la dismissione dei servizi pubblici locali, le inefficienze che portano ai ritardi del pagamento delle spettanze di tutti i lavoratori del pubblico impiego e delle società collegate al mondo dei servizi sociali e locali, il mancato riordino dei servizi giudiziari, la mancata definizione di compiti e funzioni del personale civile e militare degli Uffici del Ministero della Difesa.
Su queste le motivazioni si fonda la protesta delle Federazioni del Lavoro Pubblico della Cisl di Messina (Enti locali, Sanità, Ministeri, Scuola, Medici, Università, Lavoratori della Sicurezza, Ricerca) che hanno aderito allo sciopero indetto a livello nazionale.
Redazione