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MESSINA – Eseguite dai Carabinieri del ROS due ordinanze applicative di misure cautelari della custodia in carcere.

MESSINA – Eseguite dai Carabinieri del ROS due ordinanze applicative di misure cautelari della custodia in carcere.
Gennaio 21
09:51 2025

In data odierna, i Carabinieri del ROS, con il supporto dei Comandi Provinciali Carabinieri di Messina e Reggio Emilia, hanno dato esecuzione, in Barcellona P.G. (ME) e nella Provincia di Reggio Emilia (RE), all’ordinanza applicativa di misure cautelari della custodia in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Messina, su conforme richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Messina, nei confronti di due soggetti, gravemente indiziati per i delitti di omicidio e porto illegale di armi, entrambi aggravati dal metodo e dalla finalità mafiosi.

Il quadro gravemente indiziario è stato ricostruito grazie alle indagini svolte dai Carabinieri del ROS-Sezione Anticrimine di Messina e della Sezione di P.G. della Procura di Barcellona Pozzo di Gotto (ME), nell’ambito del proficuo coordinamento investigativo fra la Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto (ME) e la Direzione Distrettuale Antimafia di Messina; determinante il contributo dichiarativo di un collaboratore di giustizia, affiliato alla famiglia mafiosa c.d. dei barcellonesi.

Allo stato, gli elementi raccolti consentono di ritenere che l’omicidio per il quale si procede commesso, nel 2010 a Barcellona Pozzo di Gotto, ai danni di CIURAR Petre, cittadino rumeno di etnia rom, fu ideato ed eseguito quale atto ritorsivo nei confronti della comunità rom, ritenuta responsabile di diversi furti nel territorio appannaggio del dominio mafioso del gruppo “San Giovanni”, riconducibile alla medesima consorteria mafiosa dei “Barcellonesi”, alla quale erano organici i due indagati oggi arrestati.

Quanto sopra, ai fini dell’esercizio del diritto di cronaca, costituzionalmente garantito e nel rispetto dei diritti degli indagati, che, in considerazione dell’attuale fase delle indagini preliminari, sono da presumersi innocenti fino alla sentenza irrevocabile, che ne accerti le responsabilità e con la precisazione che il giudizio, che si svolgerà in contraddittorio con le parti e le difese davanti al giudice terzo ed imparziale, potrà concludersi anche con la prova dell’assenza di ogni forma di responsabilità in capo ai medesimi indagati.

Redazione da comunicato stampa

 
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