LIBRIZZI – Petizione popolare per il ripristino e il potenziamento dell’Ufficio postale
In data 7 luglio, facendosi portavoce delle continue e reiterate lamentele manifestate negli ultimi mesi da cittadini librizzesi e non, il Comitato Valle del Timeto ha chiesto che sia ripristinata subito la normale operatività dell’Ufficio postale di Librizzi e che al contempo se ne programmi un efficace potenziamento specie in merito all’incremento del personale e degli sportelli, ancheautomatici e delocalizzati. L’importante presidio deve infatti non solo far fronte alla riduzione di personale, ma risulta ancora chiuso per 3 giorni a settimana a seguito delle misure attuate per contrastare l’epidemia da COVID-19; misure che, con la riapertura delle attività e il graduale ritorno all’ordinarietà, non risultano più sostenibili dato anche il disagio e il rischio che causano con l’aumento delle code all’unico sportello attivo e all’esterno dell’ufficio stesso, lungo una stretta stradina in pendenza.
Alle nostre richieste, i responsabili di Poste Italiane hanno fornito solerte riscontro, precisando che “è stata disposta la riduzione del predetto Ufficio Postale, fermo restando che la rete degli stessi è stata parametrata in modo tale da consentire la regolare erogazione di tutti i servizi offerti alla clientela anche attraverso altri Uffici Postali regolarmente aperti nei Comuni limitrofi” e osservando pertanto che “per quanto riguarda il bacino servito dall’ufficio di Librizzi, […] dal monitoraggio effettuato non sono emerse criticità.”
I nostri monitoraggi dipingono però un quadro diverso: per esempio in merito al pagamento delle pensioni di fine giugno, quando l’ufficio di Librizzi è rimasto aperto solo per due giorni (su sei) in entrambi i quali l’arrivo dei portavalori è avvenuto alle 13:30 il primo giorno ed alle 12:15 il secondo giorno, rispettivamente un quarto d’ora e mezz’ora prima l’orario di chiusura. Secondo i responsabili di Poste Italiane questa non sarebbe una criticità, come non lo è evidentemente il fatto che anziani, commercianti, professionisti e famiglie, debbano – per due giorni a settimana – percorrere 26 km per andare e tornare dall’ufficio postale più vicino, o come non lo è il fatto che l’utenza, specie quella fragile, debba attendere per strada il proprio turno.
Come Comitato e come utenti ci chiediamo quali siano allora i criteri per valutare una situazione critica, ancora più perplessi se pensiamo che la quasi totalità degli uffici postali della Città Metropolitana risulta attiva quotidianamente, compresi quelli dei comuni limitrofi alcuni dei quali anche più piccoli di Librizzi.
Per avere delle risposte concrete a queste domande e per dare un contributo fattivo in merito alle legittime richieste della cittadinanza il Comitato, insieme con il Movimento Civico Librizzi riparte, lancia una Petizione Popolare da indirizzare a tutti i soggetti di competenza, dai vertici di Poste Italiane, agli amministratori, all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. La raccolta firme è già stata avviata da parte di alcuni attivisti delle due associazioni e i moduli sono reperibili insieme ad altro materiale informativo nei principali esercizi commerciali del territorio.
Redazione da comunicato stampa
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