FURNARI – Criticità ambientale nei pressi della discarica di Mazzarrà Sant’Andrea
Grave criticità ambientale in prossimità della discarica di Mazzarrà Sant’Andrea. E’ stata riscontrata il 29 aprile scorso da sindaco di Furnari, Mario Foti. Si è recato nel torrente Mazzarrà con personale della Polizia Municipale e i carabinieri della stazione di Furnari, in prossimità dell’accesso alla discarica (appena cento metri più avanti), in un’area sottostante la stradella di accesso all’invaso gestito da TirrenoAmbiente spa. Qui, secondo quanto evidenziato dal primo cittadino, è stato scoperto un enorme cumulo di “pastazzo” costituito da inquinanti scarti agrumari.
Di seguito, nella stessa area di circa 600/700 mq, sono venuti fuori un enorme quantitativo di acque putrescenti e stagnanti, una conduttura nascosta tra la vegetazione dalla quale fuoriuscivano acque di ignota provenienza e presumibilmente provenienti dall’invaso della discarica; in avanti una seconda conduttura di ampia sezione in polietilene, sempre collocata sotto traccia della strada in terra battuta, priva di scoli ma le cui adduzioni provenivano inequivocabilmente dalla discarica.
Su tutta l’area interessata ristagnavano liquami nauseabondi e notevoli addensamenti di materiale di colore rossastro che aveva procurato anche un disseccamento della vegetazione spontanea ivi esistente. Foti ha denunciato ancora una volta la grave criticità ambientale riscontrabile in prossimità del sito gestito da TirrenoAmbiente spa che insiste sull’alveo imbrifero del torrente Mazzarrà dal quale il Comune di Furnari attinge le risorse idriche tramite i pozzi di contrada da Lacco.
“Eppure già l’Arpa, in una sua relazione del 2013, ha scritto Foti, aveva rilevato nel greto del torrente Mazzarrà e nelle zone adiacenti la discarica, valori superiori alla norma senza individuarne senza individuarne e ricercarne le possibili cause e senza informare il comune di Furnari, i cui pozzi idrici sono a possibile rischio di infiltrazione.”
Alla luce di tutto ciò, il sindaco di Furnari ha chiesto pertanto che sull’area in questione, prontamente posta sotto sequestro dall’autorità giudiziaria e sulle acque e le condotte abusivamente collocate e rinvenute, vengano svolte le opportune indagini finalizzate alla verifica dell’esistenza di sostanze pericolose e nocive, inclusa la presenza di metalli pesanti, che possano mettere in pericolo la salubrità della popolazione di Furnari.
Redazione