EOLIE – “Giro di boa”. Operazione della Guardia Costiera a salvaguardia e tutela dell’ambiente marino e costiero
“Giro di boa”. Questo è il nome dell’Operazione condotta dai Militari dell’Ufficio Circondariale Marittimo – Guardia Costiera – Lipari, agli ordini del Tenente di Vascello (CP) Paolo Margadonna, che hanno portato a termine una complessa ed articolata operazione di Polizia Giudiziaria, volta alla Salvaguardia ed alla Tutela dell’Ambiente Marino e Costiero. Tale attività, espletata dai Militari del Nucleo Polizia Giudiziaria, in sinergia con il 3° Nucleo Subacquei della Guardia Costiera di Messina si è suddivisa in 2 periodi. La prima tranche, svoltasi nel periodo compreso tra il 06 e il 14 Aprile u.s., ha portato al salpamento ed al sequestro penale di nn° 57 (cinquantasette) blocchi in cemento cc.dd. “Corpi Morti” e/o sistemi di ancoraggio similari, posizionati abusivamente sui fondali marini dell’Arcipelago Eoliano e nella fattispecie nei tratti di mare prospicienti le località di Canneto dell’Isola di Lipari e Ponente dell’Isola di Vulcano, mentre la seconda svoltasi nel periodo tra il 10 e il 14 Luglio u.s., ha portato al salpamento ed al sequestro penale di altri 43 (quarantatre) blocchi in cemento cc.dd. “Corpi Morti” e/o sistemi di ancoraggio similari, posizionati abusivamente sui fondali marini prospicienti le località Scari/Petrazze/Ficogrande dell’Isola di Stromboli, Drauth dell’Isola di Panarea e Pecorini dell’Isola di Filicudi.
Tale materiale, veniva utilizzato illecitamente per l’ormeggio di natanti ed imbarcazioni di medie e grandi dimensioni, il tutto in assenza delle necessarie autorizzazioni da parte del competente Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente. Gli autori degli illeciti sono stati deferiti alla competente Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, per i reati di abusiva Occupazione del Demanio Marittimo e di Inosservanza di Norme in materia di Sicurezza della Navigazione e per Distruzione e deturpamento di bellezze naturali marine in area sottoposta a vincolo paesaggistico. Il fenomeno dell’abusiva collocazione dei “Corpi Morti”, una piaga della bellezza del mare Eoliano, è un fenomeno fortemente attenzionato dalla Guardia Costiera di Lipari, che tutte le stagioni interviene affinchè ogni pregiudizio all’ecosistema marino, venga prontamente rimosso.
Durante le ultime operazione, coordinate dal Circomare, è stato possibile eliminare strutture abusive adagiate su praterie di “Posidonia”, pianta acquatica inclusa tra le specie protette dalla Convenzione di Berna del 1979 nonché recuperare ed eliminarne altri, realizzati all’interno di materiali altamente inquinanti quali fusti di metallo, taniche e casse per il contenimento di carburante ed oli lubrificanti, che deterioratesi nel tempo, hanno rilasciato in acqua idrocarburi e metalli pesanti, risultando tossici non solo per l’ambiente marino, ma anche per la salute dell’uomo. A conclusione dell’attività, l’Ufficio Circondariale Marittimo ha proceduto ad avviare il previsto iter finalizzato alla distruzione e allo smaltimento delle cose sequestrate.
L’Operazione in parola, posta in essere alla stregua di analoghe attività svolte nel recente passato, si inquadra all’interno di una attività di più ampia portata di controllo e vigilanza del territorio, finalizzata al contrasto del fenomeno abusivo, in tutte le sue forme nonché alla Tutela ed alla Salvaguardia dell’ambiente e della Salute, nell’Arcipelago delle Isole Eolie. Le operazioni di monitoraggio, controllo e repressione di tali fenomeni, ha dichiarato il Comandante TV(CP) Paolo Margadonna: “continueranno in maniera mirata e serrata, la tutela dell’Ambiente marino deve essere interesse e responsabilità di tutti poiché tutti siamo in maniera diretta ed indiretta utenti del mare e dunque, verranno perseguiti con tutti gli strumenti normativi a disposizione non solo gli artefici del reato ma anche chi, in maniera diretta od indiretta alimenta o favorisce il proliferare di tali fenomeni illeciti.”
Redazione da comunicato stampa