Da Patti24… semplicemente “Buona Pasqua”
Dirsi “auguri” in un perdurante contesto di incertezza, di dubbio, di preoccupazione, sembra non avere senso, sembra ridursi ad un semplice “atto da fare” solo perché a Pasqua è usuale. Sembra quasi una forzatura, in un’ulteriore fase in cui siamo quasi “schiacciati” dal presente, caratterizzato ancora dalla pandemia.
Invece, scambiarsi un semplice “Buona Pasqua” è salutare perché certifica che si può e si deve andare avanti, sempre e comunque, che grazie alla resurrezione di Gesù non si potrà mai più scrivere la parola “fine” nemmeno dinanzi alla morte e che la speranza deve sempre colorare le nostre giornate, soprattutto quando il buio prende il sopravvento.
Questo deve essere, a mio avviso, l’augurio che nasce dal cuore di ciascuno: risorgiamo ! Risorgiamo dentro di noi per accendere una rinnovata speranza di bene e di serenità, risorgiamo nelle relazioni interpersonali che, purtroppo, giocoforza, si sono intiepidite ed allentate, risorgiamo nel desiderio di “nutrire” lo spirito con qualcosa che riempia davvero la vita.
Sia davvero una Pasqua di resurrezione per le famiglie, alle prese, ultimamente, con seri problemi di vario genere, spesso inermi di fronte alla perdita del lavoro e alle crescenti difficoltà economiche; sia Pasqua di resurrezione per chi, pure nella nostra Patti, è sfiduciato, “atterrato”, convinto che non ci sia alcuno spiraglio di rinascita; sia Pasqua per gli adolescenti e i giovani, affinchè sappiano a pieno valorizzare la propria libertà e le proprie potenzialità; sia Pasqua per i bambini, che con la loro semplicità, sebbene “toccati” – direttamente o indirettamente più volte, nel corso dell’anno scolastico, dalla pandemia (con reiterati tamponi), fanno sempre intravvedere un domani migliore; sia Pasqua per gli ammalati, le persone sole, gli anziani e per tutti coloro che si occupano e preoccupano di loro (medici, operatori sanitari, infermieri, volontari), certi che l’amore dato e quello ricevuto costruiscono una società più a misura d’uomo; sia Pasqua per la comunità ecclesiale, chiamata, oggi più che mai, ad annunciare che Dio non si dimentica dell’uomo e gli sta sempre accanto; sia Pasqua per tutti gli operatori dell’informazione, che specie in questo preciso momento storico devono essere testimoni obiettivi della verità, senza compromessi; sia Pasqua per i nostri amministratori, di oggi e di domani, perché facciano di tutto affinchè Patti possa davvero “risorgere”, visto che, ultimamente, è stata troppo ripiegata su se stessa, troppo indifferente, troppo rinunciataria.
Sia festa per tutti, nessuno escluso; di una grande tragedia, qual era la morte in croce, Dio ha fatto una capolavoro: la Pasqua !
Auguri
Nicola Arrigo
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