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BUON NATALE da PATTI24

BUON NATALE da PATTI24
Dicembre 24
10:30 2024

Ogni anno vorremmo che Natale fosse davvero la festa della pace, della fraternità, dell’amore. Ogni anno aspettiamo Natale perché la sua “magia”, la sua semplicità, la sua luce sono necessari per rimotivare la nostra stessa esistenza. Ogni anno, però, sembra che tutto questo resti un vuoto desiderio; anzi, sembra proprio che, col trascorrere del tempo, la pace, la serenità, la fraternità diventino sempre più utopia, qualcosa di irraggiungibile, perché la guerra, l’odio, la sopraffazione prendono sempre più il sopravvento.

Sembra quasi che quanto accaduto oltre duemila anni fa a Betlemme sia stato ridotto a una semplice parentesi storica, ad un evento che, nel tempo, l’uomo è stato capace di svuotare del suo senso profondo.

Magari continuiamo “a fare” il presepe, l’albero, ad adornare di luci finestre e balconi, a porre ghirlande colorate sui portoni, a preparare succulenti manicaretti, a trascorrere del tempo a giocare a tombola o a carte (anche tale tradizione, purtroppo, si sta perdendo), ma rischiamo di festeggiare dimenticandoci del Festeggiato.

In ogni caso, volenti o nolenti, sereni o preoccupati, rilassati o ansiosi, speranzosi o disperati, Natale ritorna e, anche fosse solo per un attimo, ci avvolge con la sua luce e ci fa intravvedere uno spiraglio, scuote le nostre coscienze, ci ricorda che, specie per chi ha il dono della fede, non si può e non si deve ripetere “ormai non c’è più niente da fare”, che non ci si può passivamente rassegnare al cospetto di un mondo in cui individualismo ed egoismo la fanno da padrone.

Natale ci ricorda che Qualcuno si è “rivestito” della nostra umanità nella sua totalità, per darci un futuro, per faci capire che in ciascuno di noi c’è il bene e che dobbiamo impegnarci a farlo emergere. Ci ricorda che l’umanità è tale se vive di condivisione, di collaborazione, di genuinità, di amore. Impossibile ? “Se ognuno fa qualcosa si può fare molto” ripeteva il beato don Pino Puglisi.

Questo è l’augurio che rivolgiamo a tutti, alla nostra Patti, “nobilissima civitas” ma spesso rannicchiata su se stessa e incapace di dialogo e di condivisione: che ciascuno “scavi” dentro di sé per cogliere i semi di bene e li “pianti” là dove vive, là dove c’è la sua quotidianità, affinchè attecchiscano e fruttifichino, per creare, insieme, una comunità che sia realmente tale, in cui ognuno si senta protagonista e in cui si gareggi per far trionfare il bene sul male. Così non sarà Natale “solo” il 25 dicembre !
Auguri da Patti24

Nicola Arrigo

 
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Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

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