BROLO – ”Appalti fantasma” al comune, sequestrati denaro ed immobili per quasi 1,2 milioni di euro
Dopo l’esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare del 18 agosto scorso, i finanzieri del nucleo di polizia tributaria di Messina e i carabinieri del comando provinciale di Messina, su disposizione del gip del tribunale di Patti, hanno dato esecuzione al provvedimento di sequestro preventivo di disponibilità finanziarie per circa 1.200.000,00 euro e di nove immobili nei confronti di nove indagati nell’ambito dell’operazione “Appalti fantasma”, per i reati di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, peculato, falso ideologico e falso materiale commessi da pubblici ufficiali e per reati tributari.
Le somme oggetto della nuova misura cautelare sono quelle custodite nei rapporti bancari intestati ai soggetti destinatari delle misure restrittive ed anche ad un’altra persona sottoposta alle indagini.
In particolare, nei confronti di: Carmelo Arasi, è stato disposto il sequestro di disponibilità finanziarie per un importo di circa 714.000,00 euro e di due immobili; Rossella Arasi (figlia di Carmelo Arasi), è stato disposto il sequestro di disponibilità finanziarie per circa 50.000,00 euro; Antonella Campo, è stato disposto il sequestro di tre immobili fino alla concorrenza della somma di circa 44.000,00 euro; Santa Caranna è stato disposto il sequestro di tre immobili fino alla concorrenza della somma di circa 174.000,00 euro; Giuseppina Di Leo, è stato disposto il sequestro di un immobile fino alla concorrenza della somma di circa 87.000,00 euro; Carmelo Gentile, è stato disposto il sequestro di disponibilità finanziarie per circa 2.400,00 euro; Salvatore Messina, è stato disposto il sequestro di disponibilità finanziarie per circa 55.000,00 euro e Enza Rifici, è stato disposto il sequestro di disponibilità finanziarie per circa 31.000,00 euro.
Le indagini svolte dai militari dell’arma e della guardia di finanza, coordinate dalla procura della repubblica di Patti, hanno consentito di quantificare i proventi che, a vario titolo, gli indagati avrebbero illecitamente percepito. Un lavoro certosino che ha comportato l’analisi di tutti i movimenti in uscita dai conti del comune di Brolo, a fronte dei mutui percepiti e la verifica dell’esistenza del corrispondente ordine di pagamento con il relativo atto autorizzativo che avrebbe dovuto legittimare il movimento di denaro.
I sequestri di oggi sono stati disposti al fine di garantire le casse erariali nei confronti delle illegittime distrazioni. Le attività investigative proseguono al fine di accertare ulteriori fatti e responsabilità.
Redazione