BROLO – “Caro Francesco ti aspetto per un caffè”. Il sindaco Ricciardello risponde cosi’ alle dichiarazioni del deputato D’Uva sullo stato dell’Ente comunale
“Caro Francesco ti aspetto per un caffè”, così il sindaco di Brolo, Irene Ricciardello, al deputato pentastellato Francesco D’Uva a seguito delle sue recenti dichiarazioni sullo stato dell’Ente comunale, che la prima cittadina non esita a definire “decisamente fantasiose”.
“Venga a Brolo a toccare con mano la situazione che, a parer suo, è gravissima al punto da richiedere l’intervento del Ministero. Un Ministero che, va detto, in nome della trasparenza assoluta che esigiamo prima di tutto da noi stessi, è stato informato di ogni step finanziario dal momento del nostro insediamento. Venga a confrontarsi con dati alla mano sull’attività che definisce completamente inadeguata della mia amministrazione.
Prima di presentare un’interrogazione tanto allarmata, il parlamentare -e lo dico senza polemica- avrebbe potuto e dovuto approfondire la questione, mettendo mano alle carte. Non ho dubbi sul fatto che abbia ricevuto segnalazioni allarmistiche -sul chi e il perché ci sarebbe da aprire una parentesi che scientemente lascio chiusa-
ma per dar seguito ad una denuncia di tale portata sarebbe quantomeno stato appropriato mettere insieme dei contenuti, argomenti a sostegno di quanto si asserisce. E sarebbe stato meglio fossero stati veritieri per amor di serietà”, commenta. “Com’è noto -a tutti meno che all’onorevole evidentemente- la Corte dei Conti, in merito alla dichiarazione di dissesto cui è stata obbligata questa amministrazione, ha riconosciuto l’enorme sforzo da noi profuso nel tentativo di riportare chiarezza nella situazione finanziaria e contabile.”
Il sindaco Ricciardello, ribadisce l’invito al parlamentare: “Ci vorrà più di un caffè per vagliare l’intera mole di carte a capo delle quali siamo venuti per accertare una massa passiva che supera i 20 milioni di euro (fino al 2012), somma a cui dovranno aggiungersi i circa 5milioni800mila euro di debiti relativi al 2013, ma se avrà pazienza e voglia noi saremo lieti di offrire a lui e i suoi colleghi, così come anche ai referenti territoriali che lo hanno male informato, anche una tisana e due biscotti. A spese nostre personali, s’intende -prosegue sarcastica-.
Siamo qui per fornire in modo amicale ogni forma di chiarimento possa essere utile all’onorevole per rasserenarsi a riguardo. È vero, la situazione di Brolo è gravissima: lo abbiamo ripetuto centinaia di volte senza ricevere tanta attenzione in passato. Adesso ce la stiamo facendo con le nostre forze a venir fuori dalle briglie in cui certi soggetti (anche qui, carta canta) l’avevano fatta sprofondare. Atti e documenti sono tutti qui in Comune, letti, studiati, analizzati e trasmessi agli organi -super partes- che la nostra Repubblica prevede nella sua struttura. Aspettano solo di essere visionati da chi lo ritenga. Noi prepariamo la moka e le carte”.
Redazione da comunicato stampa