BARCELLONA P.G. – Accesso agli atti: ma quale ”rischio bavaglio”. Materia: ”Tanto “struscio” per nulla!”
Secondo notizie di stampa nella bozza di nuovo regolamento (quale sia non appare meglio precisato) si rinverrebbe una forte compressione del diritto di accesso agli atti riconosciuto ai consiglieri comunali, tale da prefigurare un “rischio bavaglio” per i medesimi.
Innanzitutto occorre osservare che si tratta di vicenda a cui l’Amministrazione risulta in atto assolutamente ESTRANEA, posto che la questione nasce dalla richiesta che nei mesi scorsi il Consiglio Comunale – i suoi componenti, il suo Presidente – ha avanzato al Segretario Generale di elaborare un aggiornamento dei diversi regolamenti, vecchi di oltre venti anni e obsoleti rispetto alle dinamiche normative, che hanno sin qui disciplinato il funzionamento del Civico Consesso.
Cosa fa il Segretario Generale? Semplice, secondo una visione aperta alla collaborazione istituzionale, elabora diligentemente un’ipotesi di lavoro (neppure una proposta di deliberazione!) che raccoglie in un testo unico i precedenti regolamenti e, il 10.03.2016, la invia al Consiglio Comunale, evidentemente con lo scopo di raccogliere tutte le osservazioni e di eliminare preliminarmente tutti i “difetti” che una prima bozza di lavoro inevitabilmente porta con sé, nell’ottica di giungere ad un testo il più possibile moderno, efficiente e rispondente alle attese dei Consiglieri.
Oggi, dopo quasi tre mesi, l’articolo di stampa. Questo è quanto accaduto! Se questo è “mettere il bavaglio”! Non dobbiamo trascurare, infine, il fatto che la vicenda riguarda comunque l’esercizio di prerogative proprie o esclusive del Consiglio Comunale (il quale, nelle sue componenti, resta soggetto legittimato a proporre, emendare e approvare i regolamenti) per cui appare financo inappropriato affermare che la “proposta” viene rispedita al mittente. a
Roberto Materia
(Sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto)