PATTI – Prosegue l’inchiesta della procura sui depuratori, sequestri a Caronia
Nuovo blitz delle forze dell’ordine sul malfunzionamento e la cattiva gestione degli impianti di depurazione dei comuni costieri dei Nebrodi, in relazione ad una inchiesta avviata due anni fa.
Lunedì scorso gli uomini del commissariato di Sant’Agata di Militello, hanno effettuato un nuovo controllo presso l’impianto di depurazione comunale di Caronia, a Caronia Marina.
E’ stata accertata la presenza di tre vasche adibite all’essiccamento dei fanghi originati dal processo di depurazione, con all’interno circa 6 metri cubi di fanghi e sabbie mai smaltiti e lasciati in deposito da oltre un anno. Sono quindi scattati i sigilli e le vasche di essiccamento con i rifiuti all’interno sono state sequestrate.
Gli agenti, in collaborazione con il personale dell’ARPA di Messina, hanno effettuato controlli sullo scarico a mare, utilizzando un tracciante con il campionamento dei reflui in ingresso e in uscita dall’impianto. I campioni sono stati prelevati al fine di verificarne la natura e l’eventuale pericolosità.
Ad oggi sono quattro gli impianti di depurazione sequestrati, Piraino, Brolo e Sant’Angelo di Brolo, Capo d’Orlando e Gioiosa Marea, con decine di avvisi di garanzia, mentre sono ancora in corso indagini sugli impianti di Patti ed Oliveri, dove quest’estate sono stati sequestrati i fanghi, anche qui accumulati da anni e mai smaltiti.
I controlli disposti dalla procura di Patti ed eseguiti dalla polizia hanno l’obiettivo di determinare, l’ammodernamento, una buona e corretta gestione e il ripristino dell’efficienza degli impianti di depurazione, migliorando la qualità ambientale ed igienico sanitaria delle acque di balneazione.
Redazione