MESSINA – Insegue l’ex fidanzata per intimidirla. Arrestato 50enne

Nello scorso fine settimana, di notte, nel villaggio Santa Margherita di Messina, i Carabinieri della Compagnia di Messina Sud hanno arrestato un 50enne del luogo, già noto alle Forze dell’Ordine, in ordine al reato di atti persecutori nei confronti dell’ex fidanzata.
Ad operare l’arresto sono stati i Carabinieri della Stazione di Santo Stefano Medio che, a seguito di una chiamata pervenuta al numero di pronto intervento 112, sono intervenuti in una via del centro abitato, ove hanno bloccato il 50enne, che alla guida della propria autovettura, stava seguendo il veicolo dell’ex fidanzata al fine di intimidirla.
I successivi accertamenti dei militari dell’Arma, effettuati a seguito della querela della donna, hanno permesso di raccogliere plurimi elementi circa le condotte persecutorie commesse dall’arrestato, avvenute negli ultimi tre mesi, tali da aver ingenerato nella vittima un permanente stato di ansia e preoccupazione che ha provocato un cambiamento delle sue abitudini di vita.
Ultimato il quadro indiziario, i Carabinieri hanno formalizzato l’arresto dell’uomo, convalidato dal GIP del Tribunale di Messina.
Le denunce da parte delle vittime di violenza di genere sono di fondamentale importanza per gli organi deputati a perseguire tali tipologie di delitti poiché conducono ad un immediato intervento in loro tutela.
L’immediatezza della risposta della Polizia Giudiziaria si ricollega anche ad una specifica preparazione professionale nell’affrontare tali reati.
“Quanto sopra, ai fini dell’esercizio del diritto di cronaca, costituzionalmente garantito e nel rispetto dei diritti dell’indagato, che, in considerazione dell’attuale fase delle indagini preliminari, sono da presumersi innocenti fino alla sentenza irrevocabile, che ne accerti le responsabilità e con la precisazione che il giudizio, che si svolgerà in contraddittorio con le parti e le difese davanti al giudice terzo ed imparziale, potrà concludersi anche con la prova dell’assenza di ogni forma di responsabilità in capo al medesimo indagato”.
Redazione da comunicato stampa
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