PATTI – Il “Barone Romeo” fra i tre migliori ospedali nazionali per il trattamento dell’infarto miocardico
Secondo i dati forniti dall’Agenas, fra i tre ospedali con elevati volumi di attività (più di cento ricoveri l’anno per infarto Stemi), che nel 2023 hanno garantito l’angioplastica entro 90 minuti a oltre l’85% dei pazienti con infarto grave, figura il “Barone Romeo” di Patti, assieme all’ospedale di Treviso e all’ospedale del Cuore “Pasquinucci” di Massa Carrara.
Ciò vuol dire che è stato garantito un servizio di qualità elevata che, a nostro avviso, meriterebbe la giusta risonanza mediatica, anche e soprattutto da parte di chi, nel corso dell’estate, non ha perso occasione di denigrare pesantemente il nosocomio pattese, salito alla ribalta della cronaca, nazionale e internazionale, per episodi indubbiamente spiacevoli e da biasimare.
Questo a conferma che le notizie negative suscitano sensazionalismo e interesse, mentre se c’è da fare risaltare le eccellenze non si hanno la stessa perizia e la stessa sollecitudine.
Nel nostro piccolo stiamo facendo la nostra parte e auspichiamo che chi in estate, anche a livello nazionale, non ha perso occasione di “attaccare” non solo il “Barone Romeo” ma tutta la città, spesso con epiteti poco… gentili, dia la giusta risonanza ad una notizia che, a nostro avviso, meriterebbe di essere divulgata – lo ribadiamo – con le medesime modalità.
Intanto, pur con la consapevolezza che alcune carenze e alcune deficienze permangono, ci prendiamo una bella…. rivincita, sperando di poter assurgere agli onori della cronaca non solo per il…. cartone, ma principalmente per le eccellenze che, magari, nel frattempo, diventeranno la normalità.
Per la cronaca, l’infarto miocardico acuto associato a sopraslivellamento del tratto ST (STEMI) è un quadro clinico causato, nella maggior parte dei casi, dall’occlusione acuta e completa di un’arteria coronarica epicardica.
Nicola Arrigo
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