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PATTI – Borsa di Studio “Antonella Minniti Ajello” a Alessandra Donzì del Liceo Classico ”Vittorio Emanuele III”

PATTI – Borsa di Studio “Antonella Minniti Ajello” a Alessandra Donzì del Liceo Classico ”Vittorio Emanuele III”
Ottobre 22
18:43 2024

Alessandra Donzì di Patti, della classe V B del Liceo Classico “Vittorio Emanuele III”, si è aggiudicata la Borsa di Studio “Antonella Minniti Ajello”, la cui cerimonia di premiazione si è tenuta nell’aula magna dello stesso istituto.

Tale borsa di studio è stata istituita per commemorare la memoria di una donna, la dottoressa Antonella Minniti, che nella sua vita terrena ha saputo conciliare in modo esemplare il ruolo di professionista, di moglie e di madre.

La finalità fondamentale è quella di riconoscere non solo l’eccellenza del profitto scolastico ma, soprattutto, le qualità di solidarietà e di altruismo che hanno contrassegnato il curriculum dello studente e nelle quali si è spesa tutta la vita della moglie del dottor Antonino Ajello.

Riconoscimenti sono andati anche a Gabriele Cappadona ( V A Scientifico), Umberto Natoli (V B Scientifico), Chiara Catena (V C Scientifico), Chiara Buffone (VB B Linguistico) e Salvatore Bonfiglio (V E Scienze Applicate).

La dirigente del “Vittorio Emanuele III”, professoressa Marinella Lollo, alla presenza degli studenti di II, IV e V A “Classico”, di docenti e di tanti genitori, ringraziando il dottore Ajello per l’istituzione della borsa di studio, ha sottolineato “l’importanza che tale momento riveste per la vita del Liceo, in quanto gli esempi di coloro che ci hanno preceduto possono servire da stella polare per il nostro cammino sulla terra”.

Proprio il dottore Antonino Ajello ha voluto, prima della premiazione, riflettere sul valore del tempo ”per sconfiggere l’immagine negativa che di esso si ha”. Per acquisire una diversa concezione del tempo “meno tormentata, più benevola e serena”, il dottore Ajello ha evidenziato la necessità di “acquisire una diversa disposizione dell’anima, che ci consenta di affrancarci da quella visione del tempo vorace, come dice Orazio; occorre una serenità interiore, quella letizia che fa dire a San Francesco “Laudato si’ mi Signore per sora nostra morte corporale”.

Nel Santo di Assisi la paura del tempo e della morte è vinta. D’altra parte il tempo cristiano è tutto pervaso dal sentimento positivo della salvezza e della felicità eterna! Ha fatto ancora riferimento alla “gioia per la vita” di Sammy Basso, esortando a “coltivare l’io interiore, perché il più grande tesoro è nella nostra anima” e a divenire saggi giardinieri del proprio tempo e della propria anima”.

Alessandra Donzì – che ha scelto la facoltà di Scienze della Formazione, scelta perché intende lavorare in ambito educativo – ha confermato le sue doti di umiltà e di consapevole maturità nell’affermare che “il premio mi sosterrà soprattutto nei momenti difficili che non mancano mai nella vita di ciascuno”.

Nicola Arrigo

 
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