PATTI – Interventi manutenzione stradale. ”Semu nto menzu a na strada”
E’ trascorso quasi un mese (era, infatti, l’8 maggio) da quando abbiamo segnalato la lentezza di un “intervento” (era iniziato molto prima che noi lo evidenziassimo) nella via Padre Pio, in prossimità di una curva pericolosa. Lo abbiamo “risegnalato” con un altro pezzo il 19 maggio e ora siamo ancora qui a constatare che…non è cambiato alcunché !
Si tratta, peraltro, di un problema che già si era palesato quattro anni fa; evidentemente, gli interventi operati all’epoca sono stati tutt’altro che risolutivi ! Mentre gli interventi di adesso procedono molto, ma molto lentamente (eufemismo); anzi, da un po’ di tempo, tutto è stato abbandonato.
Ad onor del vero, è stato fatto un piccolo passo avanti: è stato apposto, su un palo della pubblica illuminazione, il segnale triangolare che indica i lavori in corso, mentre la “tabella” con la dicitura “Rallentare, lavori in corso”, bloccata da alcuni mattoni per non “volare” a destra e a manca in balia del vento, è stata spostata, sul manto stradale, alcuni metri più sopra.
Più giù il jersey cui è appoggiato il cartello di “passaggio a sinistra” e da cui si dirama il nastro bianco-rosso che arriva fino al “ring” che delimita il tombino.
Davvero progressi enormi, chiaro segno della volontà di ultimare, prima possibile, i lavori che, scherzi a parte, di questo passo, “finiranno” chissà quando.
Fermo restando che le transenne che delimitano la parte su cui si dovrebbero (il condizionale è d’obbligo) eseguire i lavori, costituiscono, specie per gli automobilisti più distratti o per quanto scambiano la via Padre Pio per una pista di alta velocità, un grosso pericolo. Viene spontaneo recuperare un antico adagio siciliano: “U tempu c’è, l’aria è frisca”….
A proposito: vorremmo tanti sbagliarci, ma pare che anche in via Garibaldi siamo – è proprio il caso di dire – sulla stessa strada. Lavori di scavo eseguiti, due settimane fa, sul lato sinistro della corsia (da allora, tanto per cambiare, tutto….fermo), segnalati dalla “rete” arancione, macchine posteggiate sul lato destro, dove, ad un certo punto, ci sono delle transenne che delimitano un edificio pericolante (tra l’altro, sull’asfalto, in prossimità del marciapiede, si è aperta una profonda buca), e, di conseguenza, restringimento della carreggiata, un avvallamento già formatosi al centro del manto stradale.
Anche qui scomodiamo il siciliano: “Semu nto menzu a na strada” !
Nicola Arrigo
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